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La Svizzera, «una sola ed unica città»

In Svizzera ogni abitante dispone in media di una superficie abitativa di 48 m2, più del doppio ad esempio rispetto ad un polacco swissinfo.ch

Un'esposizione itinerante partita da Basilea fa il punto sulla realtà urbana nella quale è immersa la Svizzera e mette in evidenza i problemi presenti e futuri.

Questo contenuto è stato pubblicato il 02 settembre 2006 - 14:44

La mostra si interroga in particolare sul sistema federalistico elvetico, da riformare se si vogliono affrontare con successo le sfide a venire, sostengono gli organizzatori.

«La Svizzera è una città. Berna, Ginevra, il Ticino, Zurigo e Basilea sono i suoi quartieri. Le Alpi il nostro 'Central Park'».

L'esposizione itinerante «Metropoly – La Svizzera urbana», inaugurata il 18 agosto a Basilea, porta un duro colpo all'immagine da cartolina con la quale è spesso rappresentata la Svizzera.

In Svizzera, tre persone su quattro vivono in zone urbane. «Più nessuno sa veramente dove finisce la città e dove comincia la campagna. E laddove ci sembra di essere in campagna, la gente conduce spesso una vita urbana», spiega Ursula Rellstab, presidente di Metropoli Svizzera, l'associazione all'origine della mostra.

In un'ipotetica classifica delle principali metropoli, con i suoi 7,5 milioni di abitanti, la Svizzera è ben distante da Tokyo (35,2 milioni), Mexico City (19) o New York (18,5), ma si trova pur sempre tra Londra (7,6 milioni) e Teheran (7,4)

Pianificazione

E come ogni grande città, la metropoli Svizzera deve far fronte a problemi specifici.

In primis quello legato alla pianificazione del territorio, uno dei tre assi lungo i quali si snoda l'esposizione.

In Svizzera, il cemento guadagna un metro quadrato al secondo. Certo, nello stesso lasso di tempo la foresta conquista 1,5 metri quadrati, ma «non laddove si vorrebbe», sottolinea Ursula Rellstab.

Basta attraversare la Svizzera per rendersi conto dell'enorme pressione esercitata sul territorio: strade ovunque, quartieri di case unifamiliari in zone che fino ad alcuni anni fa erano in piena campagna, centri commerciali...

Luoghi simbolici

Sempre più gente e sempre meno spazio, quindi? «Falso», rispondono gli organizzatori, «a patto però di utilizzarlo meglio».

E per illustrare questo concetto, i responsabili della mostra hanno scelto dei luoghi altamente simbolici.

A Basilea, ad esempio, l'esposizione è stata organizzata al piano superiore di un parking nella zona del Dreispitz. L'area di 50 ettari, fino a pochi anni fa unicamente industriale, è in piena mutazione: le storiche fabbriche sono ormai affiancate da negozi, gallerie e uffici e in futuro la zona dovrebbe diventare un vero e proprio quartiere multifunzionale.

«Vivere assieme»

La problematica del «vivere assieme» è un altro degli aspetti che caratterizzano le grandi città e al quale è confrontata la Svizzera.

Un cipresso che accoglie i visitatori all'entrata dell'esposizione ricorda che il 4,7% delle persone che vivono a Basilea sono di origine italiana, mentre da un bambù si apprende che 1'170 persone parlano una lingua dell'Asia orientale. Come New York o Londra, la Svizzera è ormai un mosaico di nazionalità (ben 194) e di lingue diverse (più di 40).

Come evitare lo sviluppo dei quartieri-ghetto? Come migliorare l'integrazione sociale?

Gli organizzatori dell'esposizione si guardano bene dal dare risposte categoriche. «Abbiamo soprattutto voluto suscitare la riflessione», spiega Ursula Rellstab.

Riformare il federalismo

Rispetto ad altre metropoli, la Svizzera ha però anche peculiarità proprie. «I territori funzionali non corrispondono ormai più ai territori politici», spiega Ursula Rellstab.

In altre parole, il sistema federalistico svizzero – nato in un'epoca in cui la maggior parte delle persone trascorreva tutta la vita nello stesso luogo – non è più adatto per affrontare le sfide presenti e future. Da anni, l'associazione «Metropoli Svizzera» ha fatto di questo tema un suo cavallo di battaglia e l'esposizione è l'occasione per presentare per la prima volta a un pubblico più vasto i suoi argomenti.

«Su questa piazza corre il confine cantonale. Il cantone a destra versa pro capite cinque volte di più per la cultura rispetto al cantone sulla sinistra» si legge ad esempio nella legenda di una foto che ritrae una piazza di Basilea.

Per 7,5 milioni di abitanti, la Svizzera ha un governo federale, 26 esecutivi cantonali, 2'842 amministrazioni comunali, 311 concordati cantonali (accordi tra cantoni su determinati temi)... Come risolvere in questa giungla problemi complessi che spesso trascendono le frontiere?

Il messaggio non è espresso a chiare lettere, ma è comunque chiaro: «Nel canton Glarona, 25 comuni si sono fusi e ne sono rimasti solo tre». Tabù fino a qualche anno fa, il tema delle fusioni comunali è oggi all'ordine del giorno. Perché non applicare quindi la stessa ricetta ai cantoni?

«Non so se ciò accadrà – dichiara Ursula Rellstab. Forse si andrà semplicemente nel senso di una maggiore collaborazione».

Una cosa è certa: la riflessione è già cominciata, come dimostra l'esempio del progetto per lo sviluppo del quartiere Dreispitz, frutto della collaborazione tra i semicantoni di Basilea Città e Campagna.

swissinfo, Daniele Mariani

Fatti e cifre

Superficie della Svizzera: 41'000 km2
Popolazione: 7,4 milioni
Superficie abitativa: 6,8%
Superficie agricola: 36,9%
Bosco: 30,8%
Altro (laghi, superfici improduttive...): 25,5% (fonte: esposizione Metropoly)

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In breve

L'esposizione itinerante "Metropoly – La Svizzera urbana" è stata inaugurata il 18 agosto a Basilea. Entro fine anno sarà presentata in altre sette località svizzere (vedi link).

L'esposizione è costituita da un nucleo centrale che sarà presentato in tutti i siti e da altre installazioni che cambieranno di volta in volta.

A ogni località che ospita la mostra è infatti stato chiesto di illustrare il modo in cui nella regione sono affrontate le tre tematiche principali: "Vivere assieme", "Federalismo" e "Pianificazione del territorio".

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Pianificazione del territorio in Svizzera

In Svizzera, in materia di pianificazione del territorio le autorità federali si limitano a promulgare dei principi piuttosto generali, ad esempio formulando degli obiettivi che tutti i piani di sistemazione devono rispettare.

Ai cantoni e ai comuni è così lasciato un grande margine di libertà.

Ogni cantone deve varare un piano direttore. I comuni, dal canto loro, devono sviluppare dei piani regolatori, che definiscono ad esempio la separazione fra zone edificabili e non.

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