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La città di Zurigo tratta per salvare la culla del dadaismo

Particolare di uno dei manifesti dadaisti del Cabaret Voltaire di Zurigo. www.flensburg-online.de

La città di Zurigo ha annunciato mercoledì di essere in trattativa con i proprietari del «Cabaret Voltaire», culla nel 1916 del movimento artistico dadaista.

Questo contenuto è stato pubblicato il 27 marzo 2002 - 18:51

L'intenzione della città sulla Limmat è di destinare i primi due piani dell'immobile dove aveva sede il celebre Cabaret Voltaire a «scopi culturali».

L'edificio è occupato dall'inzio di febbraio da un gruppo di una cinquantina di squatter-artisti, che in queste settimane hanno dato vita ad una serie di manifestazioni ispirate al movimento «dada». Gli quatter dovranno lasciare l'edifico martedì prossimo, quando i proprietari dell'immobile intendono iniziare i lavori di riattazione.

Due piani per la cultura

Nel comunicato stampa diffuso mercoledì, la città di Zurigo ha reso noto di essere in trattiva con Swissville, filiale del gruppo assicurativo Rentenanstalt e proprietaria dell'immobile ubicato nella città vecchia, per trovare una soluzione che permetta di destinare i primi due piani del palazzo a scopi culturali.

Le autorità cittadine avranno tempo fino alla fine di aprile per presentare a Swissville «un progetto convincente». I due piani superiori saranno comunque trasformati come previsto in appartamenti ed i lavori di ristrutturazione dovrebbero prendere avvio martedì 2 aprile, precisa la nota.

Gli artisti squatter

Un portavoce degli artisti-squatter che si fa chiamare «Santa Lucia» ha detto di trovare «molto positivo» che la città si preoccupi finalmente di trovare una soluzione. «Siamo comunque in attesa della grande performance che la polizia offrirà al pubblico martedì prossimo», ha aggiunto.

Precisando che «non siamo stati contattati né dalla città né dai proprietari», il portavoce degli occupanti ha detto di ritenere «una grande porcheria» che la città si trovi costretta ad utilizzare soldi dei contribuenti per salvare il «Cabaret Voltaire». Gli artisti-occupanti ritengono infatti che la Rentenansalt dovrebbe mettere a disposizione gratuitamente l'immobile, visto che fa parte del «patrimonio artistico mondiale».

L'edificio a quattro piani alla Spiegelgasse, dove il 6 febbraio 1916 fu inaugurato il Cabaret Voltaire, ha ospitato negli ultimi decenni diversi bar ed una discoteca, prima di rimaner vuoto ed essere acquistato per due milioni di franchi dalla Rentenanstalt.

swissinfo e agenzie

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