La Camera alta pronta per l'approvazione di Gen-Lex
Anche l'industria farmaceutica sarà sottoposta al principio della responsabilità civile in materia di organismi transgenici. La commissione del Consiglio degli Stati ha precisato la questione nel quadro di Gen-Lex
Nel caso in cui un paziente acconsenta esplicitamente ad assumere medicinali contenenti organismi geneticamente modificati (OGM), il medico o l'ospedale che glieli hanno prescritti non potranno essere tenuti responsabili dei danni legati ad eventuali effetti collaterali indesiderati. È Questo il senso del nuovo articolo riguardante il settore farmaceutico che la Commissione della scienza del Consiglio degli Stati intende introdurre nella nuova legge sulla tecnologia genetica (Gen-Lex). Un articolo che riprende un principio giuridico già applicato attualmente per i medicamenti sperimentali.
La soluzione ricalca in sostanza quella già adottata dai senatori per il settore agricolo dove i contadini sono stati svincolati, a meno di gravi manchevolezze, dalle conseguenze nocive degli OGM. Come per l'agricoltura, anche nel settore farmaceutico a render conto di eventuali danni saranno perciò i produttori o gli importatori di sostanze transgeniche e non gli utilizzatori. "La problematica non è stata completamente risolta, ma perlomeno sono stati posti dei limiti chiari", ha detto Pierre-Alain Gentil, presidente della commissione della scienza. I commissari hanno anche definito in modo preciso la nozione di danno causato da OGM.
Se per gli effetti nocivi "indesiderati" il principio riguarda solo i produttori, per quelli "sconosciuti" anche gli ospedali potranno essere chiamati in causa, ha spiegato Gentil: "Ciò costringerà coloro che hanno la competenza di distribuire farmaci contenenti OGM ad essere molto prudenti". Attualmente vi è solo un medicinale di questo tipo sul mercato, ha precisato Gentil.
Nonostante i tentativi di influenzare la legge a proprio favore, la lobby dell'industria farmaceutica e del settore assicurativo non è quindi riuscita ad imporsi. In commissione la nuova norma è stata approvata all'unanimità e con solo un'astensione, spianando così la strada all'approvazione di Gen-Lex da parte del plenum in occasione della prossima sessione parlamentare in settembre. La legge era giunta praticamente in porto alla Camera alta già nella scorsa sessione di giugno, quando all'ultimo momento la consigliera agli Stati del PLR Christine Beerli aveva sollevato la questione della responsabilità civile per i medicamenti mettendo in guardia i colleghi dall'adottare provvedimenti penalizzanti per l'industria elvetica. La nuova soluzione, ha puntualizzato il presidente della commissione, ha trovato d'accordo anche la senatrice.
Luca Hoderas

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