L'Unione svizzera contadini ha un nuovo presidente
Il consigliere nazionale turgoviese Hansjörg Walter (nella foto) è il nuovo presidente dell'Unione svizzera dei contadini (USC). È stato eletto giovedì a Berna dall'assemblea dei delegati, cui hanno preso parte circa 300 persone.
Con il democratico di centro Walter, che succede al romando Marcel Sandoz, la presidenza torna in mano alla Svizzera tedesca. Vicepresidenti sono stati eletti il granconsigliere di Zugo Peter Hegglin (democratico cristiano) -riconfermato - e il consigliere nazionale ginevrino John Dupraz (Partito liberale radicale). La nomina di quest'ultimo non era scontata: delegati svizzero-tedeschi lo hanno criticato duramente in seguito alle sue dichiarazioni sui giornali secondo cui l'Unione democratica di centro (UDC) non avrebbe più diritto ad un consigliere federale.
L'assemblea si è occupata in special modo della rapida liberalizzazione del mercato agrario. Il settore si è trasformato di più negli ultimi dieci anni che nei 40 precedenti, ha constatato il presidente uscente Marcel Sandoz. Anche per il direttore dell'USC Melchior Ehrler, non dev'essere solo il mercato a decidere in che direzione deve andare l'agricoltura. La politica e la società dovrebbero collaborare affinché la situazione finanziaria dei contadini non peggiori ulteriormente.
In una risoluzione all'indirizzo del Consiglio federale e del Parlamento i delegati chiedono che le prestazioni dei contadini siano compensate in modo adeguato e che ci si adoperi affinché la loro condizione finanziaria gli permetta, come al resto della popolazione, di partecipare al benessere del paese.
I sussidi dello stato per la produzione e lo smercio dei prodotti agricoli, così come anche per il prezzo di riferimento del latte, non dovrebbero perciò essere abbassati ulteriormente.
Obiettivo dell'USC per l'anno prossimo è la lotta all'adeguamento dei prezzi al livello europeo. L'USC si batte per evitare che venga abolita la protezione doganale e contro l'iniziativa «Sì all'Europa». Un'adesione a breve termine all'UE significherebbe per i contadini svizzeri uno scoglio insormontabile.
L'Unione chiede inoltre rapide soluzioni per il reclutamento della forza lavoro. L'attività pubblica, per esempio con la campagna «Portiamo la vita nella città», dovrebbe essere ampliata. L'immagine dei contadini negli ultimi anni è migliorata ulteriormente, constata soddisfatto il direttore dell'USC Melchior Ehrler.
swissinfo e agenzie

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