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L'UDC modera la sua posizione sulle assicurazioni sociali

Garantire a medio termine l'AVS senza toccare le rendite e senza aumentare le imposte. Questo l'obiettivo dell'UDC secondo cui in futuro la previdenza privata dovrà assumere un peso maggiore.

Questo contenuto è stato pubblicato il 08 maggio 2000

Dopo la riunione straordinaria del partito svoltasi in marzo ad Altdorf, dalla quale erano emerse idee per lo meno provocatorie sul futuro dell'AVS, l'UDC torna alla carica con una serie di proposte per riformare i diversi settori dello Stato sociale. Al centro dell'attenzione soprattutto il sistema pensionistico, che a causa dell'evoluzione demografica tra qualche anno si troverà in difficoltà finanziarie.

Per il partito di Blocher, il primo pilastro della previdenza contro la vecchiaia potrà però comunque essere garantito a medio termine senza ridurre le rendite, senza aumentare le imposte e senza ampliare le prestazioni.

Per colmare il buco di 4 miliardi pronosticato per il 2010, l'UDC propone di versare all'AVS tutte le riserve d'oro eccedentarie della Banca Nazionale
Svizzera, come lo chiede l'iniziativa popolare lanciata dallo stesso partito. L'aumento dell'IVA, già introdotto nel 1999, dovrebbe inoltre essere devoluto interamente al fondo di previdenza, nel quale dovrebbero confluire anche gli introiti fiscali provenienti dai futuri casinò.

Sul fronte dei risparmi, l'UDC è favorevole ad un innalzamento dell'età pensionabile per uomini e donne a 65 anni, lasciando così cadere la proposto di un limite a 67-68 come paventato al congresso di due mesi fa e che aveva provocato reazioni scettiche anche tra i sostenitori democentristi.

Per le pensioni sono però da attendersi problemi di finanziamento ben più preoccupanti a lungo termine. L'UDC ha ribadito l'opportunità di valutare anche l'introduzione di modelli privati di previdenza, ma dopo lo sconcerto diffusosi nel proprio elettorato, all'idea scaturita dal congresso di Altdorf di privatizzare un domani l'AVS, i toni su questa ipotesi di riforma sono stati assai moderati.

In una mozione che verrà inoltrata durante la sessione di giugno, il gruppo UDC domanda che tutti i progetti di riforma in grado di garantirne il futuro vengano discusse e chiede al Consiglio federale di presentare entro il 2002 uno scenario dettagliato.

Assieme alla mozione verranno presentati una serie di atti parlamentari concernenti anche altri settori della socialità. Tra questi, una mozione riguardante l'Assicurazione disoccupazione, che reclama l'abolizione del terzo punto percentuale di prelievi salariali, e un'iniziativa parlamentare che chiede di rimettere in votazione popolare la riforma sull'Assicurazione invalidità, bocciata nel giugno del 1999, senza la controversa abolizione del quarto di rendita.


Luca Hoderas

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