L'economia elvetica è la più competitiva al mondo
La Svizzera ha spodestato gli Stati Uniti nella classifica sulla competitività pubblicata ogni anno dal Forum economico mondiale (WEF). Al terzo posto figura Singapore, che guadagna due posizioni.
"Il primo rango della Svizzera si spiega con il fatto che le performance economiche sono rimaste relativamente stabili, mentre negli Stati Uniti sono peggiorate in determinati rami", si legge nel rapporto pubblicato martedì dal WEF.
"L'economia svizzera – proseguono gli esperti dell'organizzazione con sede a Ginevra – continua ad essere caratterizzata da un'eccellente capacità innovativa e da una cultura degli affari altamente sviluppata". Malgrado i gravi problemi a cui è stata confrontata l'UBS, le difficoltà nel settore bancario elvetico sono meno importanti rispetto ad altri paesi, rileva inoltre il WEF.
L'indebolimento della competitività degli Stati Uniti è da collegare a un certo numero di debolezze a alla perdita di fiducia causata dalla crisi. Oltre agli scandali finanziari, suscitano inquietudine gli squilibri macroeconomici, il deficit e l'indebitamento, aggravati dai costi per le misure di rilancio economico.
La fiducia nelle istituzioni di Singapore, si è invece ulteriormente rafforzata. Il paese asiatico si situa al primo posto per l'efficacia del suoi mercati dei beni e del lavoro e al secondo per il mercato finanziario, mentre per quanto riguarda le infrastrutture è quarto.
Nella graduatoria di 133 paesi elaborata ogni anno dal WEF seguono i paesi scandinavi: la Svezia è stabile al quarto rango, la Danimarca scende dal terzo al quinto, la Finlandia occupa ancora il sesto posto. Completano la classifica dei primi dieci la Germania (invariata), il Giappone (che sale di una posizione), il Canada (idem) e i Paesi Bassi (che ne perdono due).
Quanto agli altri principali paesi europei, la Gran Bretagna scende dal 12esimo al 13esimo rango a causa delle difficoltà della sua piazza finanziaria. La Francia è stabile in 16esima posizione, mentre la Spagna, duramente colpita dalla crisi, perde quattro posti ed è 33esima. L'Italia guadagna una posizione e si piazza al 48esimo rango.
swissinfo.ch e agenzie

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