Inondazioni in Mozambico: le Chiese per la soppressione del debito estero
Le Chiese vogliono l'annullamento immediato dell'indebitamento del Mozambico. Non basta una moratoria sui debiti del Paese africano, come quella decisa mercoledì dal Club di Parigi, sottolinea, a Ginevra, il Consiglio ecumenico delle Chiese (COE).
Il COE osserva al riguardo che la comunità internazionale non può limitarsi alla semplice carità. La tragica situazione in Mozambico giustifica un intervento urgente. Le inondazioni devastatrici hanno duramente minato un'economia già normalmente fragile, afferma ancora il COE, che riunisce 337 Chiese.
Mercoledì, il Club di Parigi - che raggruppa i Paesi creditori del Mozambico - aveva deciso di rinviare tutti i pagamenti dovuti dal Paese africano per gli interessi sui debiti. Gli interessi che il Mozambico deve pagare ogni anno sono di circa 73 milioni di dollari (oltre 120 milioni di franchi), secondo i dati resi noti dal gruppo Giubileo 2000, che lotta per la cancellazione del debito dei Paesi del Terzo Mondo. Il debito estero complessivo del Mozambico (debiti bilaterali, multilaterali e privati) ha raggiunto i 12,4 miliardi di dollari.
La Catena della solidarietà ha intanto annunciato di aver ottenuto quotidianamente impegni finanziari per circa mezzo milione di franchi da quando è scattata la sua operazione in favore delle popolazioni colpite dal cataclisma. Giovedì le promesse di doni sono salite a sei milioni di franchi.
I partner dell'organizzazione in Mozambico - Caritas, Aiuto delle chiese evangeliche della Svizzera, Soccorso operaio svizzero, Croce Rossa e Terre des Hommes - hanno già predisposto un programma di aiuti urgenti per 2,2 milioni di franchi. IL piano riguarda anche i Paesi limitrofi del Mozambico, anche loro duramente colpiti dalle inondazioni.
swissinfo e agenzie

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