Iniziativa per il raddoppio della galleria autostradale del San Gottardo: sì del Nazionale
La pianificazione di un secondo tunnel autostradale sotto il San Gottardo deve essere avviata immediatamente. Il Nazionale ha approvato una proposta in questo senso giovedì mattina.
Contro il parere della propria commissione, il Consiglio nazionale ha approvato per una manciata di voti, 93 a 86, la controversa proposta del deputato UDC argoviese Ulrich Giezendanner che mira a raddoppiare la galleria autostradale del San Gottardo. "Non si tratta di cominciare i lavori oggi o domani, ma di avviare una pianificazione per conoscere esattamente la fattibilità, i costi, i tempi dell'opera", ha spiegato Giezendanner, proprietario di una ditta di autotrasporti, sostenendo la necessità di un secondo tubo soprattutto per motivi di sicurezza.
Secondo le stime attuali un secondo tunnel costerebbe circa 700 milioni di franchi e richiederebbe tra 10 e i 15 anni di lavori. Secondo Giezendanner le tragedie nel tunnel del Monte Bianco in Francia e quella dei Tauri in Austria hanno dimostrato che in caso di incidente in una galleria a una sola corsia per i due sensi di marcia la situazione può sfuggire ad ogni controllo.
L'ampliamento a quattro corsie del traforo alpino permetterebbe di eliminare la pericolosa strettoia tra Göschenen ed Airolo, una misura che si rivelerebbe comunque indispensabile nel prossimo futuro.
A 20 anni dalla sua costruzione, il tunnel del San Gottardo dovrà ben presto essere sottoposto a lavori di revisione, costringendo ad una chiusura parziale che causerà ulteriori problemi. A questo si aggiunge il previsto aumento del traffico di autocarri in seguito all'accordo sui trasporti terrersti concluso dalla Svizzera con l'Unione europea.
Già in commissione la proposta aveva trovato numerosi sostenitori e alla fine era stata bocciata per un solo voto. Invano il relatore della maggioranza della commissione ha poi tentato di convincere i deputati dell'inopportunità di un ampliamento.
Un recente rapporto dell'Ufficio federale delle strade ha giudicato sicuro il tunnel del San Gottardo, che già dispone di una galleria di soccorso parallela. Il raddoppio della capacità si tradurrebbe giocoforza in un aumento del traffico, e un ampliamento risuleterebbe inoltre contrario all'obiettivo della politica svizzera dei trasporti, che punta al trasferimento dell trasporto merci sulla ferrovia. Una politica dei trasporti legittimata nel 1994 dall'approvazione dell'iniziativa popolare per la protezione delle Alpi che chiedeva il trasferimento su rotaia del traffico pesante in transito e il divieto di ogni estensione della rete stradale nella zona alpina.
Secondo la commissione solo una nuova iniziativa popolare e non il parlamento potrebbe far ritornare su questa decisione. La proposta Giezendanner passa ora al Consiglio degli Stati, e se l'approverà dovrà poi essere sottoposta al voto popolare.
Ma con ogni probabilità il popolo si esprimerà comunque sulla controversa questione. Il Touring Club Svizzero ha lanciato all'inizio dell'anno un'iniziativa popolare che chiede il raddoppio del San Gottardo e la raccolta delle 100 mila firme sembra procedere con successo.
Luca Hoderas

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