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Iniziativa contro l'assistenza al suicidio

Il Parlamento cantonale di Argovia ha adottato un'iniziativa che chiede alle Camere federali di proibire l'assistenza al suicidio praticata professionalmente e il cosiddetto "turismo della morte".

Questo contenuto è stato pubblicato il 17 giugno 2008 minuti

La proposta formulata dal Partito evangelico è stata accolta con 116 voti contro uno. L'iniziativa cantonale chiede al Parlamento federale di prendere «misure adeguate» per evitare le pratiche professionali di assistenza al suicidio. L'accompagnamento medico negli ultimi istanti di vita deve essere regolamentato da una legge nazionale, auspica il testo.

L'obiettivo è pure quello di mettere fine al turismo della morte che negli ultimi anni ha registrato un notevole aumento. Nel 2007, l'organizzazione di aiuto al suicidio Dignitas ha assistito 141 persone, di cui l'85% proveniente dall'estero.

La Svizzera è il paese europeo più liberale in materia di accompagnamento al suicidio: la legislazione elvetica consente infatti di aiutare a morire una persona affetta da malattia incurabile e desiderosa di abbreviare le proprie sofferenze. La condizione fondamentale è l'assenza di motivi egoistici.

L'afflusso crescente di persone ha spinto Dignitas a pratiche discutibili (per esempio la possibilità di assumere le sostanze letali in un'automobile), che hanno suscitato veementi reazioni da parte dei media e dell'opinione pubblica.

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