In viaggio senza visti di transito
Oltre mezzo milione di stranieri (non-Ue) residenti in Svizzera potranno attraversare via terra l'area di Schengen senza visto.
Il Parlamento europeo ha riconosciuto giovedì a Strasburgo la validità dei permessi di soggiorno svizzeri, facilitando soprattutto il rientro di moltissimi kosovari.
Attualmente, per poter trascorrere le vacanze nella propria patria, gli stranieri residenti in Svizzera e non provenienti da uno stato dell'Unione Europea (Ue) devono seguire una lunga trafila burocratica.
Ad esempio, una famiglia serba che desidera recarsi nel proprio paese in automobile, bus o treno necessita di un permesso di transito per attraversare l'Italia e l'Austria.
Prima di poter partire per le vacanze bisogna dunque fare la fila - a volte per delle ore – davanti ai consolati o alle ambasciate dei paesi europei dai quali si desidera ottenere il lasciapassare.
Riconoscimento dei permessi svizzeri
D'ora in avanti le cose dovrebbero cambiare. Il parlamento di Bruxelles ha infatti approvato giovedì a larghissima maggioranza – 403 voti a favore, 8 contro e 21 astenuti – la validità dei permessi di soggiorno svizzeri.
L'Ue riconosce in questo modo i permessi concessi in Svizzera e in Liechtenstein. Il decreto si applica a tutti i transiti attraverso i paesi aderenti al trattato di Schengen e ha una validità di 5 giorni.
L'accordo è considerato come una misura transitoria in attesa che l'adesione della Svizzera al trattato comunitario diventi definitiva.
Prima delle vacanze
La decisione odierna dovrà ancora essere ratificata dal Consiglio dei ministri dell'Ue. Dovrebbe trattarsi comunque di una semplice formalità.
Malgrado ciò l'Austria, presidente di turno dell'Unione, ritiene "molto probabile" che la nuova regolamentazione possa entrare in vigore prima della fine di giugno, data di scadenza del suo mandato.
"Siamo abbastanza fiduciosi che il nuovo regolamento entrerà in vigore prima dell'inizio delle ferie estive", ha indicato a swissinfo Nikola Donig, portavoce della rappresentanza austriaca a Bruxelles.
Soddisfazione generale
Il sindacato Unia e il Forum per l'integrazione degli immigranti e degli emigranti hanno "salutato con molta soddisfazione" in un comunicato il voto del Parlamento europeo.
"Siamo sollevati e felici per questa decisione", ha detto Vania Alleva del sindacato Unia.
Anche le autorità elvetiche e i consolati dei Paesi terzi si sono detti soddisfatti per la decisione presa a Bruxelles. Entrambi avevano denunciato la situazione attuale definendola "insostenibile".
swissinfo e agenzie
Fatti e cifre
Il 94% dei visti concessi in Svizzera sono visti di transito.
Sono oltre 700'000 gli stranieri residenti in Svizzera che non provengono dall'Unione Europea.
Finora, se per raggiungere il proprio paese dovevano attraversare un paese dell'area Schengen, avevano bisogno di un visto di transito.
L'abolizione di questa lunga trafila burocratica è prevista per fine giugno.
In breve
Quella kosovara è una delle più numerose comunità straniere in Svizzera che non appartengono all'Ue.
Il 90% dei kosovari possiede un passaporto rilasciato dalle autorità delle Nazioni Unite presenti sul territorio. Il resto ha un passaporto serbo.
Finora, per tornare a casa, avevano bisogno di un visto di transito. L'unico modo per evitare questo fardello burocratico era viaggiare in aereo.
Da quest'estate anche loro potrebbero non più dover richiedere un visto di transito per tornare a casa.

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