Il ministro Couchepin a Bruxelles: forse nuovi accordi bilaterali
Chiuso il capitolo dei «bilaterali», già si apre la prospettiva di nuove trattative tra Svizzera ed Unione europea. Bruxelles vuole negoziare un'intesa in campo doganale e fiscale e Berna sulla politica europea in materia di sicurezza ed asilo.
Il terreno è stato preparato martedì dal consigliere federale Pascal Couchepin, che si è incontrato a Bruxelles con il presidente della Commissione europea Romano Prodi: «Abbiamo brindato» al successo della votazione di domenica scorsa, che ha visto i bilaterali accettati da una consistente maggioranza del popolo elvetico, ha detto il consigliere federale in un incontro con i giornalisti. Tutti gli ostacoli politici sono stati rimossi e «gli accordi dovrebbero quindi entrare in vigore il primo gennaio prossimo».
Couchepin ha avuto colloqui con cinque commissari europei e il responsabile comunitario per il commercio Pascal Lamy ha confermato l'interesse da parte di Bruxelles a concludere un accordo con la Confederazione in tema di frode fiscale. Berna vuole però una contropartita: vuole cioé potersi «avvicinare» all'Europa relativamente alle convenzioni di Schengen e Dublino, due «pilastri» che definiscono in Europa la politica di sicurezza e di gestione dei flussi migratori. L'Unione europea, ha detto Couchepin, ha preso atto delle richieste elvetiche senza formulare altri commenti.
È stata anche confermata la volontà reciproca di intavolare discussioni su temi agricoli e di protezione dell'ambiente non contemplati dai «bilaterali», ma comunque citati espressamente sotto forma di dichiarazione di intenti.
Molti gli argomenti trattati con i commissari Mario Monti, Erkki Liikanen e David Byrne: concorrenza, organizzazione mondiale del commercio, agricoltura. La Svizzera ha in particolare chiesto che vengano revocate le restrizioni imposte all'esportazione di carne elvetica dopo la crisi della mucca pazza. Non si è invece parlato d'armonizzazione fiscale e di lotta all'evasione: lo spinoso dossier sarà esaminato il 9 giugno prossimo, quando giungerà a Berna per incontrarsi con il consigliere federale Kaspar Villiger il commissario europeo Frits Bolkestein.
Swissnfo e agenzie

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