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Il forno al plasma di Würenlingen si fa attendere

Ufficialmente, lo Zwilag di Würenlingen è stato inaugurato lo scorso mese di aprile, ma è in gran parte ancora inutilizzato Keystone

Nuovi ritardi per il forno al plasma del deposito intermedio per scorie radioattive «Zwilag» di Würenlingen(AG). Il forno, che dovrà servire al trattamento delle scorie debolmente radioattive, non entrerà in funzione prima della primavera del 2002.

Questo contenuto è stato pubblicato il 06 dicembre 2000 - 12:43

Il consiglio d'amministrazione dello «Zwilag» ha stanziato un credito supplementare di 10 milioni di franchi, che secondo un gruppo di esperti permetteranno di portare a termine l'opera, indica mercoledì la «Zwilag SA» in una nota. I costi del forno salgono così a 100 milioni di franchi.

Secondo le previsioni iniziali, l'impianto avrebbe dovuto essere pronto per la fine di quest'anno, ma lo scorso settembre la «Zwilag» aveva già annunciato un ritardo di sei mesi. A causa di ritardi e di carenze tecniche e finanziarie la società aveva rotto un contratto firmato nel 1992 con la ditta appaltatrice, decidendo di realizzare il forno sotto la propria competenza.

Nel forno al plasma in costruzione a Würenlingen le scorie debolmente radioattive, come quelle provenienti dagli ospedali o dalle industrie, dovrebbero essere riscaldate con un getto di plasma che raggiungerà una temperatura di 20'000 gradi centigradi, prima di essere travasate in fusti di metallo per l'immagazzinamento.

Nonostante i ritardi, questo tipo di scorie potranno essere trattate nell'impianto d'incenerimento del vicino Istituto Paul Scherrer, assicura la «Zwilag» nella nota.

Inaugurato ufficialmente lo scorso mese di aprile, per un costo complessivo di 450 milioni di franchi, il deposito «Zwilag» è in gran parte ancora inutilizzato. Anche l'entrata in funzione del padiglione per lo stoccaggio delle scorie altamente radioattive ha infatti dovuto essere ritardata alla prossima primavera.

Motivo di questo ritardo: il pavimento del padiglione è stato progettato per sopportare temperature fino a 60 gradi, ma nuovi test hanno mostrato che la temperatura dei fusti con le scorie più radioattive raggiunge i 110 gradi centigradi.

swissinfo e agenzie

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