Che ne è della libertà di stampa?
Negli ultimi dieci anni in tutto il mondo sono stati uccisi 1'059 giornalisti. Minacce e aggressioni anche in Svizzera sebbene sia il decimo stato più libero. Italia 41esima.
Odio e violenza nei confronti dei giornalisti sono in aumento anche in Svizzera: è quanto si può leggere in comunicati diffusi da Reporter senza frontiere (Rsf) e dal sindacato dei media Syndicom. Per questo motivo Rsf chiede un inviato speciale dell’ONU per la sicurezza dei media.
Gli strumenti utilizzati finora in questo settore non sono sufficienti, si legge nella nota pubblicata in occasione della terza giornata nazionale della libertà di stampa.
Stando a Reporter senza frontiere, negli ultimi 10 anni sono stati uccisi 1'059 giornalisti in tutto il mondo e l’impunità per questi reati raggiunge il 90%, principalmente a causa del fatto che manca coordinazione tra i vari organismi.
Secondo la classifica della libertà di stampa 2021Link esterno in ben 132 Paesi il lavoro dei giornalisti viene limitato in qualche modo. La Svizzera è il decimo Stato più libero in questo ambito, con il podio occupato da Norvegia, Finlandia e Danimarca. Italia al 41esimo rango appena davanti agli Stati Uniti (44.esimi).
Non mancano però minacce e aggressioni anche nella Confederazione e, fra limitazioni imposte dalla polizia e tagli nelle redazioni, secondo Syndicom, la libertà di stampa è sempre più in pericolo.
tvsvizzera.it/fra con RSI
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.