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Ginevra rinnova il proprio governo

A Ginevra si vota per il rinnovo del governo cantonale Keystone

Ad un mese dal rinnovo del parlamento cantonale, gli abitanti di Ginevra eleggono domenica il governo cantonale in un clima politico alquanto teso.

Questo contenuto è stato pubblicato il 12 novembre 2005

Dopo la sconfitta di ottobre, il 13 novembre la sinistra potrebbe aggiudicarsi la maggioranza in seno al Consiglio di Stato di Ginevra (governo cantonale).

Diventata minoritaria al Gran Consiglio (parlamento cantonale) dopo l'elezione del 9 ottobre, la sinistra, con quattro candidati, potrebbe essere avvantaggiata dal gran numero di candidati presentato dalla destra ed dall'estrema destra per il rinnovo del governo cantonale.

L'elettorato ha l'imbarazzo della scelta: gli aspiranti sono tredici per sette seggi. Cinque consiglieri di Stato si ripresentano: i due socialisti Charles Beer e Laurent Moutinot, il democristiano Pierre-François Unger, la liberale Micheline Spoerri e l'ecologista Robert Cramer.

Il democristiano Carlo Lamprecht e la liberale Martine Brunschwig Graf si ritirano. Incoraggiati dai cinque seggi guadagnati al Gran Consiglio, i Verdi presentano un secondo candidato nella persona del deputato David Hiler.

Il rischio del blocco politico

«Se la sinistra riesce a piazzare quattro candidati, e quindi ad ottenere la maggioranza, ci troveremo di fronte ad una situazione molto delicata. Gli ottimisti diranno che questa coabitazione obbligherà i partiti del centro-destra ad allearsi per far passare i progetti in parlamento. Ma si può anche temere il blocco politico, con un parlamento che respinge in toto i progetti di un governo di sinistra».

È il commento, rilasciato a swissinfo dal politologo Pascal Sciarini, docente all'università di Ginevra.

Sull'altro versante, diventato il più piccolo partito della destra borghese, il PPD (Partito Popolare Democratico) è stato costretto dagli alleati liberale e radicale a rinunciare al secondo seggio già prima dell'elezione.

I radicali puntano invece sul proprio presidente François Longchamps per riconquistare il seggio governativo perso nel 2001.

Un'unica donna

Terza formazione dell'Intesa borghese, il Partito liberale presenta il deputato Mark Muller, rappresentante dell'ala destra, nonché l'attuale direttrice del dicastero di giustizia e polizia Micheline Spoerri, l'unica donna a candidarsi nell'ambito di quest'elezione.

La sua riconferma non è però garantita: in occasione del rinnovo del parlamento, la liberale è stata abbondamente cancellata nelle liste elettorali, anche in seno al proprio partito.

A destra dell'Intesa borghese, l'Unione democratica di centro allinea André Reymond e Yves Nidegger, mentre la neoformazione populista «Movimento cittadini ginevrini» (MCG) presenta il proprio vicepresidente Eric Stauffer.

Due outsider

Il drappello di candidati comprende pure due outsider: Luc Mégroz, rappresentante del movimento «Génération Europe» e Paul Aymon, a nome di un'«Alleanza contro il furto autorizzato delle assicurazioni malattia».

Particolarità del sistema elettorale ginevrino: per entrare in governo, i candidati devono aggiudicarsi il 33% dei voti espressi. Questo sistema rende un secondo turno estremamente raro: l'unico caso verificatosi finora risale al 1969.

swissinfo e agenzie

In breve

Il 9 ottobre a Ginevra l'elezione dei 100 membri del parlamento cantonale è stata una doppia sorpresa.

I partiti dell'estrema sinistra "Solidarietà" e "Alleanza di sinistra" sono spariti dal legislativo.

Vi sono entrati invece i populisti di destra: il nuovo Movimento dei Cittadini Ginevrini (MCG) ha piazzato 9 deputati in parlamento, oltre agli 11 dell'UDC (destra dura).

Se i verdi hanno ottenuto 5 seggi, nel suo insieme, la sinistra è però uscita indebolita dallo scrutinio.

I partiti borghesi hanno conservato la loro posizione.

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Fatti e cifre

Popolazione di Ginevra: 428'000 abitanti (CH: 7'418'000)
Disoccupazione: 7,1% (CH: 3,9)
Tasso di alloggi liberi: 01,5% (CH: 0,91)
Reddito pro capite annuo: 52'074 franchi (CH: 48'604)
Salario lordo mensile medio: 6'062 franchi (CH: 5'379)
Esportazioni: 10,5 miliardi di franchi (CH: 147,4 miliardi)
Importazioni: 7,7 miliardi di franchi (CH: 138,8 miliardi)

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