Expo.02 deve promuovere di più il trasporto pubblico
Gli organizzatori dell'esposizione nazionale continuano a non soddisfare gli impegni ecologici assunti in materia di gestione dei trasporti. Il giudizio negativo risulta dal quarto rapporto sul bilancio ambientale di Expo.02, presentato lunedì a Morat.
Secondo Jean-Carlo Pedroli, direttore della società neocastellana Aquarius SA incaricata di monitorare la situazione ambientale, la direzione della manifestazione non si impegna sufficientemente per la promozione del trasporto pubblico. Questo aspetto era già stato al centro delle critiche del rapporto pubblicato un anno fa, il 26 giugno 2000.
Le riduzioni del 10 percento-20 percento del prezzo dei biglietti a tariffa completa proposte dalle FFS non incitano a prendere il treno, ha affermato Pedroli. Il 60 percento dei visitatori, secondo gli obiettivi iniziali di Expo, dovrà raggiungere le Arteplage con i mezzi pubblici: per raggiungere lo scopo bisogna fare di più, ha aggiunto il direttore di Aquarius.
Inoltre, il traffico privato rischia di essere incoraggiato anche dai prezzi estremamente contenuti dei posteggi intermodali di una sessantina di stazioni della regione dei tre laghi. Questa situazione ha anche effetti finanziari negativi, compromettendo la redditività dei posteggi costruiti da Expo, ha aggiunto.
Pedroli ha pure stigmatizzato la scarsa utilizzazione del cantiere di Cornaux, sul canale della Thielle che collega i laghi di Bienne e Neuchâtel. Vi si sarebbero dovuti prefabbricare elementi destinati alle Arteplage, che avrebbero poi potuto essere trasportati via acqua. Insoddisfacente anche il trasporto del personale dell'esposizione dal domicilio e il luogo di lavoro: la soluzione attuale è «il metodo trasporto individuale e automobile a tutto campo, senza nessuna riflessione», ha osservato Pedroli.
Ha raccolto critiche anche la mancanza di mezzi finanziari per la promozione delle energie rinnovabili e i probabili ritardi nel ripristino delle superfici al termine della manifestazione. Punti positivi del «bilancio ambientale» sono invece la costruzione delle infrastrutture e la gestione dei rifiuti, ha detto Pedroli.
Presente alla conferenza stampa, Frédéric Hohl, direttore operativo di Expo.02, ha preso atto delle critiche del quarto rapporto, affermando che si stanno cercando soluzioni per quanto concerne il personale. In merito alla situazione a Cornaux, la scarsa utilizzazione delle vie d'acqua è dovuta ad accordi alternativi con le FFS, ha spiegato.
swissinfo e agenzie

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