Espulsione di africani: tutto regolare
Non è pratica illecita espellere verso la Costa d'Avorio candidati all'asilo africani: lo afferma il sottogruppo «Giustizia e polizia» della commissione di gestione del Nazionale.
Chiamata ad esaminare le accuse di «traffico di esseri umani» lanciate nello scorso gennaio dal settimanale romando «L'Hebdo», la sottocommissione ha studiato i fatti incriminati ma non ha ravvisato irregolarità di nessun genere, nemmeno dal punto di vista giuridico.
«L'Hebdo» aveva reso noto che la Svizzera ha espulso l'anno scorso verso la Costa d'Avorio 90 candidati all'asilo dell'Africa occidentale, la cui richiesta era stata respinta. La notizia era stata successivamente confermata dall'Ufficio federale dei rifugiati. L'identificazione degli «asilanti» africani, aveva spiegato l'UFR, è particolarmente difficile poiché dichiarano spesso false generalità e certi paesi africani non dispongono in Svizzera di rappresentanze diplomatiche in grado di fornire le informazioni necessarie. Ad Abidjan vi sono invece ambasciate e consolati, ragione per cui l'UFR ha scelto la Costa d'Avorio, con il suo assenso, quale paese di transito.
Le espulsioni verso la Costa d'Avorio sono nel frattempo state sospese dopo i recenti cambiamenti politici intervenuti nel paese alla fine dell'anno scorso. L'ultimo volo in direzione di Abidjan risale al 27 gennaio.

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