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La transizione energetica attira il grande pubblico

Per attirare le famiglie, gli organizzatori di Energissima hanno in particolare allestito dei piccoli laboratori in cui potevano cimentarsi i bambini. energissima.

L'esposizione di soluzioni energetiche e tecnologiche sostenibili Energissima ha attirato circa 6'200 persone questo fine settimana a Bulle, nel cantone di Friburgo. L'afflusso di visitatori dimostra l'interesse del grande pubblico per le nuove energie. La manifestazione consente di fare il punto sulle principali tendenze del momento.

Questo contenuto è stato pubblicato il 16 aprile 2018 minuti

Energissima è rinata dalle ceneri. Creata nel 2007, aveva chiuso i battenti dopo l'edizione 2013, visitata solo da 2300 persone. Ma allora si rivolgeva esclusivamente ai professionisti. "È stato un errore strategico", ammette oggi il suo ideatore Pierre Schwaller. Il mercato era troppo esiguo e non aveva davvero bisogno di un salone.

Una situazione "completamente diversa"

Rilanciata quest'anno, Energissima è riuscita a ritrovare la strada del successo. Questo si spiega in parte con il fatto di essersi riallacciati al grande pubblico. Gli organizzatori hanno fatto tutto il possibile per attrarre le famiglie, in particolare con 50 attività e 20 laboratori per bambini.

Ma il successo si spiega anche con un netto cambiamento della situazione rispetto agli inizi del salone. "I temi legati alle energie rinnovabili e alla transizione energetica sono mai stati così presenti... e urgenti", ha spiegato Béat Kunz, presidente del salone, alla conferenza stampa di presentazione dell'evento.

Pierre Schwaller conferma questa analisi. "Al lancio del salone, nel 2007, si era all'inizio della transizione energetica. Oggi, nel 2018, è completamente diverso", ha dichiarato alla televisione svizzera di lingua francese RTS.

L'accettazione nella votazione popolare, quasi un anno fa, della "Strategia energetica 2050", che conferma l'abbandono graduale dell'energia nucleare e un maggiore utilizzo delle energie rinnovabili, dà infatti un impulso positivo al settore.

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Il dinamismo del mercato è confermato anche da vari espositori. Tra costoro, Claude Jobin, uno dei cinque pionieri che offrivano impianti solari in Svizzera negli anni '80. "Ora c'è molta concorrenza, ma il potenziale è decisamente aumentato. All'epoca ci occupavamo di dieci impianti all'anno, contro i 560 dell'anno scorso", ha dichiarato alla RTS.

Edilizia, un settore importante

Un'esposizione come Energissima consente anche di fare il punto sulle principali tendenze attuali nel campo delle energie rinnovabili.

"La nostra priorità è chiaramente la ristrutturazione e l'integrazione di nuove energie nell'edilizia. Questo è davvero il punto di forza. Dopo l'approvazione della transizione energetica 2050, lo scorso anno, adesso possiamo andare avanti, con il sostegno della Confederazione e dei Cantoni".

Oggi gli edifici consumano quasi la metà dell'energia primaria svizzera. Per l'esattezza, il 30% per il riscaldamento, l'aria condizionata e l'acqua calda, il 14% per l'elettricità e circa il 6% per la costruzione e la manutenzione, indica l'Ufficio federale dell'ambiente.

L'energia solare rimane una delle energie rinnovabili più conosciute dal pubblico. E anche per questo comparto Energissima offre l'occasione di fare il punto sulle principali tendenze del momento.

"Tendenzialmente oggi il solare è migrato dal termico al fotovoltaico. Con il fotovoltaico, le persone vogliono l'immagazzinamento. Quindi, qui si parla molto di applicazioni di stoccaggio future", commenta Claude Jobin.

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