Utile in crescita per le Ferrovie
Le Ferrovie federali svizzere (FFS) resistono alla crisi economica: l'ex regia federale ha infatti registrato, nel primo semestre dell'anno, un utile di 132,8 milioni di franchi (+26,8% rispetto al 2008).
Il buon risultato, ha comunicato giovedì l'azienda, è stato ottenuto grazie a effetti straordinari e al costante aumento del traffico viaggiatori. Le FFS sottolineano inoltre l'esito positivo delle misure anticrisi, segnatamente il blocco differenziato delle assunzioni e delle spese che ha consentito di ridurre i costi di esercizio di 201,2 milioni di franchi a 3'522,5 milioni.
Se si prescinde dagli effetti straordinari unici – la deduzione di fondi di ammortamento e di accantonamenti pari a circa 27 milioni di franchi –, l'utile conseguito è simile a quello del primo semestre del 2008, sottolineano le FFS. L'utile operativo è progredito del 21,3% a 202,3 milioni di franchi.
Nei sei mesi in esame il traffico viaggiatori è nuovamente cresciuto: il numero di passeggeri è salito del 4,3% a 164,4 milioni. In crescita pure il numero di abbonamenti: +8,7% a 382'655 unità per quello generale, +3,6% a 2'237'010 unità per quello «metà prezzo».
FFS Cargo ha invece registrato una perdita di 24,4 milioni di franchi, di gran lunga superiore a quella dello stesso periodo del 2008 (8,2 milioni). Come tutte le società di trasporto merci europee, la divisione ha registrato un crollo dei volumi trasportati (-16,6% tonnellate-km). Il traffico di transito sulla rete elvetica ha subito una contrazione del 23%, mentre quello nel trasporto interno di merci è sceso del 5%.
In negativo anche il settore dell'infrastruttura, che è stata particolarmente penalizzata dal calo dei ricavi nella vendita di tracce (segmenti di percorso ceduti temporaneamente ad altre ferrovie) e alla necessità di nuovi mezzi per la manutenzione.
Malgrado l'attuale andamento generale, ritenuto soddisfacente, il futuro si preannuncia impegnativo: grandi sfide finanziarie si presentano infatti all'orizzonte delle FFS, in particolare l'acquisto di nuovo materiale rotabile e il risanamento della cassa pensioni. L'azienda, conclude la nota, dovrà quindi trovare altre fonti per generare nuove entrate.
A questo proposito, mercoledì il presidente del consiglio di amministrazione delle FFS, Ulrich Gygi, ha dichiarato alla Handelszeitung che l'aumento delle tariffe sarà inevitabile alla fine del 2010. Nel contempo, l'azienda prevede di ampliare l'offerta per la clientela d'affari.
swissinfo.ch e agenzie

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