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Novartis risarcirà dipendenti discriminate

La filiale statunitense del colosso farmaceutico basilese verserà fino a 152,5 milioni di dollari ad un apposito fondo d'indennizzo per le dipendenti che ha discriminato. L'accordo è stato reso noto mercoledì. La Novartis ha annunciato giovedì di avere conseguito un utile di oltre 5 miliardi di dollari nel primo semestre 2010.

Questo contenuto è stato pubblicato il 15 luglio 2010 minuti

L'intesa con le querelanti pone fine al procedimento giudiziario che aveva portato alla condanna della Novartis a New York. L'accordo è stato depositato al tribunale della Grande Mela che aveva riconosciuto colpevole di discriminazione sessuale il gruppo svizzero e gli aveva inflitto una multa di 250 milioni di dollari. Tutte le donne che hanno lavorato per la filiale Novartis negli Stati Uniti dal 2002 al 2007 potranno rivolgersi al fondo di risarcimento.

La Novartis investirà inoltre 22,5 milioni di dollari in un programma di promozione del personale femminile e per l'elaborazione di linee direttive contro la discriminazione sessuale.

Nella denuncia collettiva, dodici querelanti reclamavano un risarcimento complessivo tra i 190 e i 285 milioni di dollari. La somma ora pattuita è inferiore alla richiesta, ma l'accordo extragiudiziale consente ad entrambe le parti di evitare un lungo procedimento in appello. La multinazionale ha sottolineato che le discriminazioni sono state compiute da singoli dirigenti: non sono frutto di una politica aziendale.

Il gruppo elvetico ha d'altra parte annunciato giovedì di avere conseguito un utile netto di 5,385 miliardi di dollari (5,69 miliardi di franchi) nel primo semestre 2010, pari a un balzo del 34% rispetto allo stesso periodo del 2009. Il risultato operativo è cresciuto del 37% a 6,472 miliardi di dollari, mentre il fatturato è progredito del 18% a 23,847 miliardi. Per l'intero esercizio corrente, la Novartis calcola ora un aumento del giro d'affari tra il 5 e il 10%, contro una previsione iniziale del 5%.

swissinfo.ch e agenzie

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