Altalena in borsa
La Borsa svizzera ha iniziato bene la seduta di mercoledì, ma a fine giornata l'indice SMI ha chiuso a 6654,33 punti, in ribasso dell'1,17%.
L'intervento di salvataggio della Federal Reserve (Fed) nei confronti del colosso statunitense AIG – la Fed gli ha concesso un finanziamento di 85 miliardi di dollari – aveva fatto partire in modo positivo le contrattazioni.
Ma con il passare del tempo i timori di un allargarsi della crisi hanno preso il sopravvento. Sul finale di seduta i listini svizzeri si sono indeboliti parallelamente all'andamento negativo di Wall Street.
Ancora una volta, l'andamento dell'azione UBS ha rispecchiato il nervosismo sui mercati. Dopo essere partito con un guadagno del 13%, il titolo è scivolato in poco tempo in territorio negativo a oltre -4%, per poi risalire e scendere di nuovo. Ha terminato la seduta con una flessione del 5,65% a 15,70 franchi.
Il Credit Suisse è in calo del 2,71% (a 45,90 franchi), la Julius Bär dell'1,39% (a 60,45 franchi). Sul settore ha influito negativamente l'andamento a New York di titoli bancari come quello di Morgan Stanley, in forte calo malgrado risultati trimestrali superiori alle previsioni.
Fra gli assicurativi, Swiss Re, in forte ribasso martedì, ha chiuso con un rialzo dell'1,76% (a 55 franchi). Aumento per Zurich Financial Services (+2,88% a 276,50 franchi) e calo per Bâloise (- 3,72% a 78,85 franchi) e Swiss Life (-2,66% a 164,70 franchi).

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