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Droghe pesanti in aumento

Droghe pesanti, un mercato da due miliardi di franchi all'anno swissinfo.ch

Mentre il mercato dell'eroina sembra stagnare, si assiste in Svizzera a un netto incremento del consumo di droghe sintetiche. Un fenomeno che tocca soprattutto la gioventù.

Questo contenuto è stato pubblicato il 24 luglio 2002 minuti

Mercoledì, la polizia bernese ha smantellato un traffico di droga internazionale, con legami con la Repubblica ceca. Un'operazione conclusasi con il sequestro di 22 chilogrammi di eroina e l'arresto di 28 persone. Ma sebbene si tratti del più grosso caso di droga nella storia della polizia comunale di Berna, la sua importanza nell'ambito della lotta alla droga è relativa.

Perché non è tanto il mercato delle droghe pesanti tradizionali, quali eroina e cocaina, che preoccupa maggiormente le autorità. Le minacce più gravi sembrano giungere da un fenomeno relativamente nuovo: quello delle droghe sintetiche, come l'ectasy e le anfetamine, che si stanno sempre più diffondendo tra i giovani.

Un mercato da due miliardi

Il mercato della droga pesante, in Svizzera, è molto fiorente. Con una cifra d'affari valutata a due miliardi, il traffico illegale si suddivide in due settori ben distinti: da un lato c'è quello delle droghe "classiche", come l'eroina e la cocaina, con un volume d'affari di un miliardo di franchi all'anno. E quello, più recente e in piena scesa, delle droghe sintetiche, che pure viene valutato a un miliardo di franchi annui. Come dire che pasticche tailandesi, anfetamine, ecstasy e altre sostanze chimiche si sono largamente diffuse nel giro di pochissimi anni.

In generale, il consumo di droghe pesanti, secondo la divisione d'analisi e prevenzione della Polizia federale, denota una tendenza all'aumento. Anche se non in tutti i settori con la stessa intensità. "Per quanto concerne l'eroina, si assiste a una stagnazione nel consumo", spiega Christian Buschan, dell'Ufficio federale di polizia (UFP), "mentre la cocaina sembra in netta ascesa".

Spaccio controllato da bande straniere

In questo settore, si legge in un rapporto dell'UFP, lo spaccio è controllato da gruppi di kosovari, albanesi e macedoni. Queste bande provenienti dai Balcani si stanno oramai imponendo sul mercato, in precedenza dominato da spacciatori africani, dominicani e sudamericani. "Ogni sesto richiedente d'asilo in Svizzera", afferma Christian Bushan, "ha tentato almeno una volta nella sua vita di vendere droghe".

La materia prima invece, vale a dire l'eroina, proviene per lo più dall'Afghanistan, e arriva solitamente in Svizzera via terra, nascosta in autocarri o vetture. "Ma il problema che più preoccupa è quello del consumo di droghe sintetiche da parte dei giovani. La vera e propria sfida del momento", aggiunge il funzionario.

Droghe da discoteca

Fatta astrazione delle pasticche tailandesi, diffuse essenzialmente nel settore a luci rosse da spacciatori tailandesi e vietnamiti, il traffico di droghe sintetiche tocca soprattutto i giovanissimi. "Sono spesso ragazzi dai 12 ai 15 anni", spiega Christian Buschan, "che inghiottono pastiglie di ogni tipo. E non soltanto perché è di moda nelle discoteche. Ma anche perché credono che la droga gli permetta di stare meglio, di conseguire gli obbiettivi della nostra società di competizione". Infatti le droghe sintetiche, e in particolare l'ecstasy, aumentano la socialità e il senso di benessere e di rilassamento.

Ed è proprio l'ecstasy che preoccupa maggiormente le autorità, sia perché il commercio non presenta strutture riconoscibili, sia perché i costi per la fabbricazione delle pasticche sono bassissimi - fattori questi che favoriscono la diffusione della droga.

L'importanza della prevenzione

Questa preoccupazione è condivisa anche dall'ISPA, l'Istituto svizzero di prevenzione dell'alcolismo e altre tossicomanie.
"Il problema delle droghe pesanti", spiega Richard Mueller, direttore dell'ISPA, "è sempre più complesso. Da un lato ci sono 30'000 persone che dipendono dall'eroina, e dall'altro c'è la nuova scena delle droghe di sintesi, dove i consumatori sono sempre più giovani".

Pur non potendo contare su dati reali, concreti e attendibili, si può ritenere che queste droghe siano sempre più diffuse, "tenuto conto del fatto che siamo sempre più confrontati a domande concernenti proprio il consumo di tali droghe", afferma Richard Mueller. Secondo il quale, i giovani consumatori si dimostrano sempre più temerari: "Non esitano a mescolare i vari prodotti sul mercato. Per esempio, eroina, anfetamine e alcol - una miscela altamente pericolosa".

Mercati resistenti alla repressione

Per far fronte a questa situazione, l'Ispa punta sulla prevenzione, attraverso l'informazione ai genitori e una presenza più marcata sulle nuove scene della droga. "Ma non è un compito facile", conclude il direttore dell'istituto, "perché non possiamo limitarci a dire che la droga è pericolosa. Il messaggio non passerebbe".

E anche nel settore delle droghe "classiche", come eroina e cocaina, la miglior arma sembra quella della prevenzione. Un recente studio del Fondo nazionale svizzero per la ricerca dimostra infatti che, anche intensificando la repressione, sul mercato rimane sempre abbastanza droga. Con la stessa qualità, e a prezzi invariati.

Come dire che il recente sequestro di eroina della polizia bernese non provocherà grosse difficoltà agli spacciatori.

swissinfo

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