Navigation

Dopo i medici, il personale paramedico in agitazione a Zurigo

Dal 2 al 4 maggio il personale sanitario ausiliario è in agitazione in 20 ospedali, cliniche e ricoveri del canton Zurigo, per protestare contro le condizioni di lavoro e di salario.

Questo contenuto è stato pubblicato il 02 maggio 2000

L'azione di protesta, programmata fin da gennaio dall'AGGP (Azione per una sana politica sanitaria), coinvolge infermieri, terapeuti, levatrici, assistenti di radiologia, assistenti sociali, assistenti di laboratorio e addetti all'alimentazione.

Meno della metà, comunque, delle circa diecimila persone occupate in questo settore. L'associazione svizzera degli infermieri, infatti, non partecipa all'agitazione, pur condividendone gli obiettivi.

Le rivendicazioni formulate sono: stesso salario per lavoro uguale;abolizione del legame tra salario e prestazioni (che provocherebbe ingiustizie e mancanza di trasparenza); assunzione di personale qualificato nei posti di lavoro autorizzati e ancora non occupati; rinuncia ad ulteriori riduzioni del personale; rinuncia ad ulteriori razionalizzazioni nel settore e alla privatizzazione degli ospedali cantonali.

Le difficili condizioni di lavoro (turni pesanti e scarsità di personale) nel settore sanitario sono un dato abbastanza costante un po'in tutti i cantoni. Ma a Zurigo, sia per l'alto numero di addetti, sia per le condizioni salariali un po' caotiche, la situazione è particolare.

Già nel gennaio scorso il parlamento cantonale ha autorizzato uno stanziamento di 15 milioni di franchi per migliorare del 3 percento i salari del personale di cura, il quale in precedenza aveva subito l'effetto del blocco delle promozioni. Da giugno, inoltre, tutto il personale cantonale riceverà un 6 percento d'aumento, sia sotto forma di compensazione per le riduzioni di stipendio del 1997, sia per un generale scatto verso l'alto nella scala salariale.

Ma sullo sfondo c'è la riforma che nell'estate scorsa è stata messa a punto dal dipartimento cantonale della sanità, che prevede la riduzione dei posti-letto e del personale per contenere gli esplosivi costi della salute. Tale politica ha ricevuto l'avallo dell'Ufficio federale della sanità, ma non ha incontrato certamente il favore del personale.

L'anno scorso sono stati i medici assistenti a protestare. Ed hanno avuto soddisfazione. Ora è la volta del personale paramedico, che sembra aver esaurito i limiti di sopportazione. È anche per queste ragioni che le professioni paramediche attirano sempre meno aspiranti.

Silvano De Pietro

In conformità con gli standard di JTI

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Partecipa alla discussione!

I contributi devono rispettare le nostre condizioni di utilizzazione.
Ordina per

Cambia la tua password

Desideri veramente cancellare il tuo profilo?

Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.

I migliori articoli della settimana

Restate aggiornati/e con i migliori articoli di SWI swissinfo.ch su un'ampia varietà di argomenti, direttamente nella vostra casella di posta elettronica.

Settimanale

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.