Djokovic mette fine al regno di Federer a Basilea
Roger Federer non è riuscito a conquistare per la quarta volta di fila il titolo agli Swiss Indoors di Basilea. In finale è stato sconfitto in tre set (6-4, 4-6, 6-2) dal serbo Novak Djokovic.
La favolosa serie di Roger Federer agli Swiss Indoors si è interrotta domenica: dopo 19 vittorie di fila, con tre titoli conquistati nel 2006, 2007 e 2008, il tennista svizzero non c'è l'ha fatta a superare l'ultimo scoglio.
Il numero uno delle classifiche ATP ha dovuto cedere lo scettro a Novak Djokovic, contro il quale quest'estate si era imposto a Cincinnati e a New York. L'ultima sconfitta nel 'suo' torneo l'aveva subita nel 2003, contro Ivan Ljubicic.
I circa 9'000 presenti alla St. Jakobshalle, quasi tutti votati alla causa del figliol prodigo di Basilea, hanno comunque potuto assistere a un incontro di alto livello.
Giornata no
Irresistibile dall'inizio del torneo, in particolare sul suo gioco di servizio ( non aveva concesso il benché minimo break ai suoi avversari), domenica Federer è incappato in una giornata no, fornendo una delle prestazioni più mediocri di questi ultimi mesi.
Djokovic, più creativo nel gioco, non ha certamente rubato nulla. Nel primo set, il serbo è riuscito ad effettuare il break al nono game, sfruttando quattro grossi errori di Federer.
Subito sotto per 2-0 nel secondo set, Federer è però riuscito a riaccendere le speranze dei suoi tifosi, aiutato anche dal grande nervosismo del suo avversario.
A questo punto in molti hanno forse pensato che il più ormai era fatto. Anche perché tra il primo e il secondo set Djokovic aveva dovuto ricorrere al fisioterapista.
Un titolo che è quasi un miracolo
Ancora una volta il serbo ha però dimostrato di avere una grande forza di carattere, aggiudicandosi i primi quattro game. Sul 4-1 e sullo 0-40 in suo favore sul servizio di Djokovic, Federer ha avuto un'ultima possibilità di riaprire l'incontro, ma l'elvetico ha malamente sprecato le tre palle di break.
Dopo due ore e 11 minuti di gioco, il serbo è così riuscito a far sua la partita, concludendo sulla sua prima palla di match.
Dopo Thomas Enqvist nel 2000 e Tim Henman nel 2001, Djokovic è il terzo ad imporsi in una finale a Basilea contro Federer. Un titolo che costituisce quasi un miracolo, poiché venerdì nei quarti di finale contro Wawrinka è andato a soli due punti dalla sconfitta, mentre nella semifinale di sabato contro Radek Stepanek ha dovuto salvare tre palle di match.
Un torneo che crescerà ancora
Malgrado la sconfitta dell'idolo di casa, il direttore degli Swiss Indoors Roger Brennwald si è detto soddisfatto dell'edizione 2009 e in particolare della finale, che ha visto affrontarsi il numero uno e il numero tre mondiali.
In fase di bilancio, Brennwald ha sottolineato che il torneo (la più grande manifestazione sportiva organizzata in Svizzera, con un budget di 16 milioni di franchi e 900 collaboratori) è condannato a crescere ancora.
"Il budget sarà senza dubbio aumentato, anche perché nel 2010 festeggeremo i 40 anni", ha affermato. Il direttore ha poi ricordato che gli Swiss Indoors hanno in un certo senso cambiato categoria, poiché quest'anno sono stati inclusi nei tornei ATP 500. "Basilea è oggi uno dei venti tornei più importanti del mondo. Giochiamo in Coppa Campioni".
swissinfo.ch e agenzie
Roger Federer
Data di nascita: 8 agosto 1981 a Basilea.
Professionista dal 1998.
Palmares: 61 titoli (4 nel 2009, a Madrid, al Roland Garros, a Wimbledon e a Cincinnati).
Tornei del Grande Slam vinti: 3 Australian Open (2004,2006 e 2007), 1 Roland Garros (2009), 6 Wimbledon (2003, 2004, 2005, 2006, 2007 e 2009), 5 US Open (2004, 2005, 2006, 2007 e 2008).
Masters: 4 vittorie (2003, 2004, 2006 e 2007).
Medaglia d'oro in doppio ai Giochi Olimpici di Pechino del 2008 (con Stanislas Wawrinka).
Novak Djokovic
Data di nascita: 22 maggio 1987 a Belgrado.
Professionista dal 203
Palmares: 15 titoli (4 nel 2009, a Pechino, Belgrado, Dubai e Basilea).
Tornei del Grande Slam vinti: 1 Australian Open (2008).

In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Partecipa alla discussione!