Divorzio: anche i bambini hanno diritto di dire la loro
Secondo una sentenza del Tribunale Federale (TF) resa nota venerdì, un bambino di nove anni e mezzo può essere ascoltato da un giudice in un processo di divorzio fra i genitori. Ma deve poter dire la sua anche prima, al momento delle misure provvisorie.
Per la prima volta dopo l'entrata in vigore, all'inizio dell'anno, del nuovo diritto sul divorzio, il TF si pronuncia su una delle più controverse disposizioni di questa revisione del Codice civile.
La modifica prevede che il giudice ascolti di persona i bambini per regolamentarne la sorte, a condizione che l'età lo permetta. Anche un assistente sociale, per esempio un collaboratore del Servizio di protezione della gioventù, può tuttavia assumersi tale compito.
Con questa sentenza, il TF respinge la decisione di un magistrato grigionese che aveva ritenuto superfluo ascoltare quattro bambini - il minore dei quali aveva nove anni e mezzo - prima di darne l'affidamento alla madre. Secondo il magistrato, «le circostanze» giustificavano la scelta. Una decisione che il padre, beneficiario di un diritto di visita, aveva poi contestato davanti al TF. Per i giudici federali, il magistato grigionese non aveva alcun motivo per non ascoltare i bambini.
Nella sua decisione, il TF ha anche tenuto conto dell'articolo 12 della Convenzione dell'ONU sui diritti del bambino che recita: il bambino ha il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo riguarda. Si deve tener conto dei suoi pensieri considerando la sua età e il suo grado di maturità.
swissinfo e agenzie

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