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Disoccupazione ancora in calo anche in agosto

Secondo le previsioni degli analisti, alla fine dell'anno in corso il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi in Svizzera attorno al 2 percento Keystone

La disoccupazione è leggermente diminuita in agosto in Svizzera. Alla fine del mese, il numero dei disoccupati era di 63.708, ossia 1.432 in meno rispetto a luglio. Il tasso di disoccupazione nazionale rimane però invariato all'1,8 percento.

Questo contenuto è stato pubblicato il 07 settembre 2000 minuti

In totale, sono state registrate 112.612 persone in cerca d'impiego, che equivale a 3.638 in meno rispetto al mese di luglio, ha indicato giovedì il Segretariato di Stato dell'economia (SECO). Questa cifra comprende, oltre ai disoccupati, anche le persone in cerca di lavoro, ma non considerate come disoccupate perché inserite in un programma occupazionale o perché al beneficio di un guadagno intermedio.

Parallelamente al calo dei disoccupati, il numero dei posti vacanti, annunciati presso gli uffici di collocamento regionali, è diminuito di 392 unità, stabilendosi a 13.071. Questo leggero rallentamento della tendenza al ribasso era atteso, ha commentato Jean-Luc Nordmann, capo della Direzione del lavoro al SECO. L'evoluzione dovrebbe confermarsi nei dati di settembre. Il tasso di disoccupazione potrebbe così attestarsi all'1,7 percento e raggiungere il suo livello più basso dell'anno.

Per il mese di ottobre ci si attende una stagnazione, mentre tra il novembre e il gennaio dell'anno prossimo si dovrebbe assistere a un leggero aumento dovuto a fattori stagionali. Alla fine del 2000, il tasso di disoccupazione dovrebbe toccare il 2 percento, ha stimato Nordmann.

In generale, il mercato del lavoro annuncia un'evoluzione favorevole. Nei settori delle telecomunicazioni, dell'informatica e della salute, ma anche della costruzione, si fa sentire una mancanza di lavoratori qualificati.

Per quanto riguarda le prospettive di lungo termine, rimangono buone, ha fatto notare Nordmann. Grazie alla schiarita congiunturale attuale, nel biennio 2001-2001 la disoccupazione dovrebbe limitarsi a circa 65 mila persone.

A livello cantonale, Ginevra resta il cantone più toccato dalla disoccupazione con un tasso del 4,2 percento, in calo dello 0,1 percento rispetto al mese di luglio. In seconda posizione si colloca il canton Vaud con il 2,8 percento, seguito dal Ticino che si attesta al 2,7 percento.

Nessun cantone ha presentato un calo superiore allo 0,1 percento. Per contro il tasso di disoccupazione è progredito dello 0,1 percento in quattro cantoni: Ticino, Giura (1,8 percento), Uri (0,4 percento) e Zugo (1,3 percento). Appenzello Esterno ha segnato un aumento dello 0,2 percento, attestandosi allo 0,8 percento.

All'insegna della stabilità invece i dati raccolti nei cantoni di Vallese (1,6 percento), Friburgo (1,6 percento), Neuchâtel (2,1 percento), Argovia (1,4 percento), Turgovia (1,2 percento), Grigioni (0,9 percento), San Gallo (1,4 percento), Lucerna (1,3 percento), Nidvaldo (0,5 percento) ed Obvaldo (0,4 percento).

Da segnalare infine che lo scorso mese di luglio si è registrato un ulteriore calo anche del lavoro ridotto: i lavoratori andati in cassa integrazione sono infatti stati 165, il che significa 201 lavoratori in meno (- 54,9 percento) rispetto al mese precedente. Il numero delle aziende che vi hanno fatto ricorso è calato di 18 unità (- 34,6 percento) scendendo a 34. Il Ticino è il cantone che è stato colpito maggiormente dal fenomeno, come indicano i dati resi noti giovedì dal Segretariato di Stato dell'economia (SECO).

swissinfo e agenzie

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