Difficoltà per lo smaltimento della polvere di ossi
L'incenerimento della polvere di ossi provenienti dalla macellazione di animali pone non pochi problemi alla Svizzera: le autorità federali sono state nuovamente costrette a chiedere aiuto alla Germania. 10'000 tonnellate di questi residui, ossia la metà della produzione annua, verrà smaltita nei forni speciali tedeschi.
L'accordo concluso con la Germania è stato reso noto mercoledì dall'Ufficio federale dell'ambiente, delle foreste e del paesaggo (UFAFP). Gli impianti disponibili in Svizzera non bastano a trattare le 20'000 tonnellate annue di polvere d'ossi che provengono da mattatoi e macellerie. I cementifici locali non possono incenerirla poichè contiene un elevato tenore di fosforo che nuocerebbe alla qualità del cemento.
In passato la Germania è già venuta in soccorso della Svizzera accettando di smaltire 6'000 tonnellate di polvere nei forni speciali di Herten. Le 10'000 nuove tonnellate dovrebbero stavolta andare nella località di Herne, dove esiste una centrale termica a lignite. In questo modo, secondo l'UFAFP, viene garantito uno smaltimento rispettoso dell'ambiente.
In Svizzera vengono prodotte ogni anno 200'000 tonnellate di scarti d'animali macellati; di questo totale è necessario eliminare 40'000 t. di farine, 20'000 t. di polveri, 20'000 t. di grassi e 30'000 t. di liquami. Tranne la polvere ossea, tutto il resto viene smaltito nei cementifici elvetici.
Le difficoltà relative all'incenerimento della polvere di ossi si sono accentuate negli ultimi mesi in seguito al divieto totale delle farine animali, imposto alla fine dell'anno scorso dal Consiglio federale per lottare contro il morbo della mucca pazza. I residui ossei non possono più essere impiegati come foraggio per gli animali e devono venir inceneriti in forni speciali.
swissinfo e agenzie

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