Davos 2002, bisogna rivedere il rischio attentati
Il Forum economico mondiale di Davos si svolgerà come previsto dal 31 gennaio al 5 febbraio. Lo ha indicato martedì a Ginevra il suo direttore amministrativo, André Schneider. Il WEF chiede tuttavia alla polizia di rivalutare il rischio di un attacco terrorista.
Interrogato sulle conseguenze degli attentati avvenuti negli USA una settimana fa, il responsabile del World Economic Forum (WEF) dichiara che, nelle circostanze attuali, "non è previsto di annullare o rinviare il Forum 2002". Soltanto un grave degrado della situazione internazionale, come un conflitto nel Medio Oriente, potrebbe mettere in causa lo svolgimento dell'incontro.
Secondo Schneider, "mantenere questa riunione è importante, proprio perchè offre la possibilità di trovare una risposta al terrorismo". Il WEF sta attualmente integrando nel programma i temi della minaccia terrorista e l'elaborazione di strategie di lotta "non militari".
"Intendiamo analizzare il nesso fra le disparità Nord-Sud e il terrorismo, le ineguaglianze nella distribuzione delle ricchezze e anche le differenze culturali fra l'islam e l'Occidente". Il WEF ha ricevuto dai suoi membri "segnali incoraggianti". Varie società partner del WEF sono state direttamente o indirettamente colpite dal crollo delle torri del World Trade Center.
Se il Forum è mantenuto, gli organizzatori hanno chiesto alla polizia grigionese e federale di rivalutare la sicurezza della manifestazione nella prospettiva di un attacco terrorista. In questo senso, sarebbe necessario conoscere meglio i moventi dei terroristi.
swissinfo e agenzie

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