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Più italiano nell'archivio di letteratura

L'Archivio svizzero di letteratura (ALS) si è arricchito di due nuovi fondi in italiano: i lasciti degli scrittori Anna Felder e Grytzko Mascioni.

Questo contenuto è stato pubblicato il 15 settembre 2008

Attualmente – comunica l'ALS – si sta procedendo all'inventario dei documenti, passo necessario affinché possano essere messi a disposizione per la consultazione.

Grytzko Mascioni, originario di Brusio (canton Grigioni), è stato poeta, scrittore, saggista, nonché uno dei pionieri della Televisione svizzera di lingua italiana (TSI). Nato nel 1936, Mascioni ha passato la sua infanzia tra la Valtellina e i Grigioni, studiando successivamente a Milano prima di stabilirsi a Lugano. Ha vissuto anche in Croazia dove, durante gli anni della guerra (1991-1998) ha diretto con statuto diplomatico l'Istituto italiano di cultura di Zagabria.

Mascioni è stato insignito di molti riconoscimenti, tra cui il Premio Internazionale Dubovica-Hvar (1993), il Premio Calliope (1994), il Premio Napoli (1996) e il Grande Premio Schiller (2000). Mascioni è morto a Nizza nel 2003. Di lui si ricordano in particolare le poesie de I passeri di Horkheimer, i romanzi Carta d'autunno, La notte di Apollo e Saffo di Lesbo.

Anna Felder, nata a Lugano nel 1937, ha studiato a Zurigo e Parigi. La scrittrice vive tra la Svizzera tedesca e il canton Ticino. Ha ottenuto vari riconoscimenti letterari, tra cui due premi Schiller (1975 e 1998) e l'Argauer Literaturpreis.

Per molti anni la Felder è stata insegnante di francese e italiano a Aarau, dove si è occupata in particolare dell'integrazione dei figli di immigrati italiani in Svizzera. A questa esperienza si lega la sua prima opera narrativa, Tra dove piove e non piove, pubblicata in traduzione sulla Neue Zürcher Zeitung nel 1970, all'epoca delle iniziative xenofobe contro l'inforestierimento. Il suo romanzo più conosciuto è La disdetta edito da Einaudi nel 1974 con una nota di apprezzamento firmata da Italo Calvino.

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