Navigation

Largo alla creatività elvetica

Una creazione di Natalie Luder, laureata del Concorso federale di design 2009 Cottenceau/Rousset

La Svizzera non può più perdere tempo: deve dotarsi di una politica culturale per dare visibilità internazionale alla creatività elvetica. L'Ufficio federale della cultura (UFC) lancia un appello ai politici e rivendica il ruolo di promotore e coordinatore.

Questo contenuto è stato pubblicato il 19 maggio 2009

"Pur avendo creatori straordinari e una creazione molto sviluppata, all'estero la Svizzera non è ancora riconosciuta come una nazione di cultura", si è rammaricato il direttore dell'UFC Jean-Frédéric Jauslin, martedì nella conferenza stampa di presentazione del rapporto di attività 2008. Perciò è indispensabile una strategia coordinata e coerente di promozione della cultura elvetica.

"È imperativo che la Confederazione prenda sul serio la politica culturale e che la cultura faccia parte del dibattito politico. Lo Stato non deve intervenire sui contenuti, ma deve fissare delle linee chiare per sostenere e promuovere la cultura", ha precisato Jauslin, secondo il quale i timori di coloro che evocano il pericolo di una "cultura di Stato" sono assolutamente infondati.

Ciò implica un rafforzamento e un'ottimizzazione della collaborazione fra Confederazione, Cantoni e Comuni, fra pubblico e privato. Un contesto nel quale il ruolo dell'UFC è fondamentale, poiché "ha un posto centrale che lo mette in contatto naturale con tutti i partner e gli consente di mobilitare grandi forze".

Per Jauslin "è evidente che tutti i partner devono essere coinvolti, ma è essenziale" che la conduzione strategica sia affidata all'UFC.

Occhi puntati sul parlamento

Il messaggio è rivolto ai politici. In particolare al parlamento elvetico che deve decidere le sorti della nuova Legge federale sulla promozione della cultura e di quella concernente la Fondazione Pro Helvetia che fissano la ripartizione dei compiti a livello nazionale.

La Camera dei Cantoni si pronuncerà il 4 giugno. Contrariamente a quanto deciso dalla Camera del popolo, la sua commissione invita il plenum ad attribuire all'UFC la competenza di promuovere le nuove leve di artisti e di sostenere le manifestazioni culturali d'importanza nazionale. A Pro Helvetia resterebbe invece la competenza in materia di sussidi di lavoro per la creazione di opere e di sussidi per la realizzazione di progetti.

Ed è proprio la versione formulata dalla commissione della Camera alta che il direttore dell'UFC chiede che sia approvata dal parlamento. "Non è una lotta di potere", ha assicurato. Si tratta invece di sviluppare una politica culturale coerente. L'UFC già dispone di tutto l'apparato necessario: commissioni composte di specialisti, contatti e competenze nazionali e internazionali. "Sarebbe perciò sbagliato delegare i compiti".

Un'esperienza provata

A sostegno delle sue affermazioni, Jauslin ricorda l'operato dell'UFC. Le giovani leve fanno già la parte del leone fra i beneficiari del sostegno dell'UFC. "Non si tratta tanto di distribuire soldi, ma di offrire i contatti che permettono di farsi conoscere, di aprire delle porte, di aiutare a preparare delle carriere", precisa Jauslin.

Ma l'UFC non trascura gli artisti svizzeri affermati. In particolare cerca di promuoverne la conoscenza in altre regioni linguistiche del Paese. La Svizzera è un paese multiculturale: "abbiamo un'opportunità unica. Dobbiamo utilizzare la diversità culturale come chance, non considerarla un ostacolo", rileva il direttore dell'UFC.

Un marchio rossocrociato

I premi e le distinzioni sono i principali strumenti di promozione utilizzati dall'UFC, solitamente grazie a partnership con istituzioni pubbliche e private. Una strategia che l'Ufficio l'anno scorso ha consolidato con l'istituzione - in collaborazione con la Fondazione Julius Bär - di un nuovo premio destinato alla migliore mostra d'arte contemporanea dell'anno, lo Swiss Exhibition Award.

Nell'ottica di far conoscere il cinema svizzero a un vasto pubblico, l'UFC nel 2008 ha anche istituito il premio QUARTZ, una specie di notte degli Oscar elvetica realizzata con la collaborazione della SRG SSR idée suisse.

L'UFC è determinato non solo a percorrere questa via anche in futuro, ma a potenziare ulteriormente questa strada. Negli intenti dell'Ufficio, premi e distinzioni dovrebbero diventare un marchio della Confederazione, garante di qualità, riconosciuto a livello nazionale e internazionale.

Sonia Fenazzi, swissinfo.ch

Fatti e cifre

La cultura in Svizzera è finanziata prevalentemente con fondi pubblici.
I Cantoni e i Comuni contribuiscono con oltre l'80%.
La Confederazione partecipa nella misura del 14% circa.

End of insertion

UFC: cifre e obiettivi

Il budget 2008 dell'Ufficio federale della cultura (UFC) ammontava a poco più di 205 milioni di franchi.

Il sostegno finanziario dell'UFC ai diversi settori era ripartito in: 45,6 milioni per il cinema, 39,7 milioni per cultura e società, 28,3 milioni per il patrimonio culturale e i monumenti storici, 24,5 milioni per i Musei nazionali svizzeri, 12,6 milioni per arte e design e 1,4 milioni per il Museo degli automi musicali di Seewen.

Gli obiettivi principali dell'UFC sono: rafforzare i partenariati, potenziare la rete di contatti, stimolare la creazione culturale.

End of insertion
In conformità con gli standard di JTI

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Partecipa alla discussione!

I contributi devono rispettare le nostre condizioni di utilizzazione.
Ordina per

Cambia la tua password

Desideri veramente cancellare il tuo profilo?

Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.

I migliori articoli della settimana

Restate aggiornati/e con i migliori articoli di SWI swissinfo.ch su un'ampia varietà di argomenti, direttamente nella vostra casella di posta elettronica.

Settimanale

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.