Contro la «propaganda governativa»
I fautori dell'iniziativa popolare «Sovranità popolare senza propaganda di governo» hanno lanciato martedì la loro campagna in vista della votazione del 1° giugno.
Lanciata dall'associazione «Cittadini per i cittadini», l'iniziativa vuole rimettere in causa l'attività di informazione del governo prima delle votazioni federali.
Secondo i rappresentanti del comitato di iniziativa, sorto da ambienti nazional-conservatori, la propaganda delle autorità ha assunto proporzioni spaventose. La crescente frequenza con cui i consiglieri federali intervengono nella campagna che precede la votazione suscita il loro disappunto.
A loro modo di vedere, tutto ciò non ha più nulla a che vedere con il fatto che il popolo deve conoscere la posizione del governo su un determinato progetto. Intervenendo nella campagna, il Consiglio federale - affermano gli iniziativisti - si trasforma in «avversario di una parte della
popolazione».
Durante una conferenza stampa martedì a Berna, il presidente di «Cittadini per i cittadini» Markus Erb ha denunciato una «manipolazione»: il fatto che il testo del progetto in votazione sia stato definito «iniziativa museruola». Questa definizione proviene dalle fucine di Palazzo
federale, dove centinaia di persone sono pagate per fare dell'informazione col denaro dei contribuenti, ha esclamato Erb.

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