Continueranno gli sforzi di Berna per la restituzione dei beni sottratti agli ebrei durante il nazismo
Insieme ad altri 36 paesi, la Svizzera ha adottato una dichiarazione in tal senso, al termine di una conferenza internazionale svoltasi a Vilnius, capitale della Lituania.
La delegazione elvetica ha contribuito in modo determinante alla stesura della dichiarazione finale, che è stata approvata all'unanimità, ha detto oggi Andrea Raschèr, capo servizio in seno al Dipartimento federale dell'interno. In questi anni, Berna ha messo in atto diverse iniziative per far luce sugli averi ebraici e in particolare sulle opera d'arte.
Secondo un rapporto del 1998, le collezioni della Confederazione non contengono alcun oggetto di provenienza dubbia, ha rilevato Raschèr, ma la Commissione Bergier sta esaminando la questione, avendo accesso ad archivi sia pubblici che provati. Nella seconda metà del 2001 dovrebbe rendere noto il suo rapporto e solo allora sarà rifatto il punto, ha precisato Raschèr.
La conferenza di Vilnius si iscrive nell'ambito del «processo di Washington», aperto nel 1998 e relativo al problema degli averi ebraici confiscati. Lo scorso anno si è svolta a Stoccolma una analoga conferenza.
swissinfo e agenzie

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