Commercio estero svizzero a gonfie vele
Nei primi nove mesi del 2000, il commercio estero ha registrato una notevole espansione: la domanda interna ha stimolato le importazioni, mentre le esportazioni hanno registrato la più forte crescita dal 1997, con un aumento di oltre il 12 percento.
Secondo quanto comunicato martedì dal Dipartimento federale delle finanze, da gennaio a settembre le esportazioni sono aumentate di quasi 93 miliardi di franchi rispetto al periodo analogo del 1999, toccando un tasso di crescita pari al 12,4 percento.
Anche le importazioni hanno registrato un forte incremento nel periodo in rassegna, evidenziando l'evoluzione positiva della congiuntura elvetica. L'incremento è stato infatti del 13,2 percento, per una somma complessiva di quasi 94 miliardi di franchi.
In termini reali, risulta un aumento dell'8,4 percento per le esportazioni e del 6,9 percento per le importazioni. Per i primi 9 mesi del 2000, la bilancia commerciale si è chiusa con un deficit di 935,8 milioni di franchi.
Da notare che gli scambi con i paesi membri dell'Unione europea si è sviluppato a ritmi meno sostenuti rispetto a quello con le altre aree economiche, a cominciare dall'Asia. La maggior crescita delle importazioni riguarda i prodotti provenienti da Brasile, Hong Kong e Malesia, mentre le esportazioni sono aumentate soprattutto verso la Russia, la Cina e l'Asia del sud-est.
In settembre il commercio estero è rimasto dinamico, pur registrando una leggera flessione. Il mese scorso le importazioni sono progredite del 4,6 percento, mentre le esportazioni del 10,6 percento.
swissinfo e agenzie

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