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Colonne e inquinamento: il Canton Ticino strozzato dal transito dei Tir

Immagini sempre più frequenti sull'asse autostradale dell'A2 Keystone

Oltre 5.700 camion che ogni giorno attraversano la dogana di Chiasso Brogeda. Code, rallentamenti e smog. A tre mesi dal via libera della Svizzera al transito dei camion da 40 tonnellate, il carico ambientale per la popolazione della fascia di confine si fa insostenibile. E non che l'inizio, nei prossimi mesi il traffico pesante è destinato ad aumentare. Intanto, non ci sono ancora dati aggiornati sullo stato dell'aria nel Mendrisiotto e nel Comasco.

Questo contenuto è stato pubblicato il 23 marzo 2001 minuti

Per quanto previste, le cifre sui passaggi di camion alla frontiera tra Ticino è Italia già a gennaio avevano fatto squillare un primo campanello d'allarme: 30.621 mila Tir diretti verso la Penisola, contro i 25.985 mila dello stesso mese del 2000; 44.864 mila in direzione della Svizzera contro i 37.183 mila del gennaio dell'anno scorso. 560 camion in più al giorno. Su entrambi i lati del confine si leva un coro di proteste e di lamentele: la gente che vive a ridosso dell'autostrada non ce la più a reggere l'inquinamento acustico e atmosferico provocato dagli automezzi pesanti.

Sos Mendrisiotto Ambiente, l'associazione che da anni si batte contro l'inquinamento, avverte: l'aria è irrespirabile, è una miscela di biossido di azoto, ozono e polveri fini. A Ponte Chiasso, il comitato anti Tir alza la voce: ormai è impossibile convivere con una dogana nel mezzo della città. E cresce pure il disagio dei residenti dei centri vicini, Sagnino, Monte Olimpino, Grandate alle prese con i continui intasamenti stradali e il rumore assordante.

Sollecita interventi anche la Commissione dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio che nei giorni scorsi ha consegnato un documento denuncia al presidente delle Camere federali, Peter Hess, in visita nella regione. Cosa siano l'inquinamento fonico e lo smog in un cantone attraversato da un fiume di Tir e da una ferrovia che collega il Nord con il Sud Europa, l'ha toccato direttamente con mano lo stesso presidente della Confederazione Moritz Leuenberger visitando qualche settimana fa Bissone.

Ma più a Nord le cose non vanno meglio. Per evitare che l'autostrada nel Mendrisiotto resti bloccata dalle colonne, spesso i "bisonti della strada" diretti a sud vengono fatti sostare nei parcheggi di Personico, di Piotta e fra gli svincoli per Bellinzona. L'ingresso nell'area di servizio "San Gottardo sud", di Quinto, quasi ogni giorno è bloccato per le auto da un muraglione di Tir che ne ostacola l'accesso. Esasperati i responsabili della stazione di servizio hanno denunciato pubblicamente il grave danno economico che stanno subendo.

Da Chiasso ad Airolo la gestione del traffico pesante diventa sempre più difficile. E a creare ancora più preoccupazioni nel cantone è il tasso d'inquinamento, sicuramente aumentato, di cui però non ci sono rilevazioni recenti. Sia nel Comasco che in Ticino, i tecnici prima di procedere a nuove misurazioni ritengono sia opportuno aspettare che i flussi di traffico si stabilizzino per poter verificare variazioni significative nello stato dell'aria.

Mentre in provincia di Como si utilizzeranno stazioni mobili per il rilevamento, in Ticino entro la fine dell'anno sarà possibile effettuare un monitoraggio in tempo reale dell'inquinamento sull'autostrada grazie ad un progetto messo a punto dal Politecnico di Zurigo. Le emissioni saranno rilevate istantaneamente assieme ad altri dati sui Tir in transito.

Libero D'Agostino

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