Caso Cuomo: per il Consiglio federale le critiche italiane sono ingiustificate
Il governo svizzero respinge le critiche mosse dal ministro italiano delle finanze, Del Turco, circa l'atteggiamento delle autorità elvetiche in relazione all'affare Cuomo, e interverrà ufficialmente presso le competenti autorità italiane.
Questa la posizione del Consiglio federale, presa durante la riunione di clausura di mercoledì, allo Schilthorn, nell'Oberland bernese, dove il governo si è ritirato per esaminare il preventivo 2001 e il piano finanziario. Il governo ha anche affrontato il caso Cuomo, alla luce di documenti del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
Secondo il comunicato dl vicecancelliere Achille Casanova, il Consiglio federale ritiene ingiustificate le critiche italiane su un'assenza di collaborazione tra la Svizzera e l'Italia in materia giudiziaria. Berna constata che le commissioni rogatorie italiane sono trattate tempestivamente. Lo prova la reazione positiva della giustizia italiana.
Il Consiglio federale, dice ancora il comunicato, ritiene che l'assistenza giudiziaria abbia ben funzionato e che nella fattispecie siano state fornite tutte le informazioni necessarie. Il presunto contrabbandiere di sigarette Gerardo Cuomo è stato arrestato, lo scorso 10 maggio in Svizzera, su istanza d'estradizione italiana ed è stato interrogato alla presenza delle autorità giudiziarie competenti.
Alla luce di queste constatazioni, il Consiglio federale interverrà ufficialmente presso le autorità italiane. Il governo svizzero rammenta inoltre che la Convenzione bilaterale di assistenza giudiziaria, già sottoscritta dalle autorità elvetiche, dovrebbe parimenti essere ratificata al più presto dal parlamento italiano.
swissinfo e agenzie

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