AVS più cara
Per ottenere le stesse rendite di previdenza professionali d'oggi, in futuro si dovrà pagare di più. È quanto prevede il progetto di revisione del secondo pilastro, licenziato mercoledì dal Consiglio federale.
Questa I. revisione della Legge sulla previdenza professionale (LPP) mira in particolare a consolidare finanziariamente il II pilastro. In quest'ottica, il Consiglio federale ha rinunciato all'estensione delle prestazioni della LPP per migliorare la situazione delle persone che lavorano a tempo parziale o che dispongono di bassi redditi.
Cala l'aliquota di conversione
Una delle principali misure previste è la diminuzione dell'aliquota di conversione in rendite dell'avere di vecchiaia, aliquota che scende progressivamente dal 7,2 percento al 6,65 percento. Ciò significa che per un uguale avere di vecchiaia, le rendite diminuiranno. Questa manovra sarà realizzata a tappe fino al 2016.
Per attenuare il più possibile l'erosione delle rendite (che sarebbe del 7,6 percento), il Consiglio federale prevede parallelamente di aumentare gli accrediti di vecchiaia attraverso un incremento dei tassi.
La fascia d'età compresa tra i 25 e i 34 anni sarà così sottoposta a un tasso d'accrediti di vecchiaia pari al 7percento del salario. Il tasso sale all'11percento per la fascia d'età tra i 35 e i 44 anni e al 18percento per il resto della vita attiva, generalmente almeno la metà a carico del datore di lavoro.
Va ancora precisato che attualmente vi è una fascia d'età in più e che i tassi non sono gli stessi per uomini e donne.
Per finanziare quest'aumento, gli istituti di previdenza che hanno i mezzi potranno far capo alle riserve o al rendimento dei loro investimenti. Per gli altri, sarà inevitabile un aumento dei contributi al II pilastro.
Armonizzazione con l'AVS/AI
L'età di pensionamento del II. pilastro è armonizzata con quella del I, in pratica con l'11.esima revisione dell'AVS, in corso. Per entrambi i sessi vale l'età di pensionamento ordinaria di 65 anni. Il posticipo dell'età di pensionamento delle donne dagli attuali 62 ai 65 anni avviene a tappe e si conclude l'1.1.2009.
La rendita per vedovi è introdotta nell'obbligo della previdenza professionale alle stesse condizioni della rendita per vedove. Inoltre, il quarto di rendita per invalidi (attualmente la LPP contempla soltanto la rendita d'invalidità intera e la mezza rendita) sarà introdotto anche nel secondo pilastro, analogamente all'assicurazione per l'invalidità del I. pilastro. Come per l'AI, si avrà dunque diritto a questa rendita se si è invalidi almeno al 40percento.
Il Consiglio federale ha rinunciato a rendere imperativo l'adattamento delle rendite vecchiaia al rincaro. Gli istituti di previdenza saranno però tenuti a studiare la possibilità di un adattamento annuo.
Limitazione del reddito assicurabile
Anche la revisione della LPP riprende un provvedimento già contenuto nel programma di stabilizzazione delle finanze federali del 1998: la limitazione del reddito assicurabile nel II pilastro. Il limite superiore del reddito assicurabile è fissato al quintuplo dell'importo massimo dell'obbligo, vale a dire a 361 800 franchi.
Globalmente, la revisione comporterà costi supplementari per gli istituti di previdenza valutati tra 145 e 258 milioni di franchi nel 2003 nel regime obbligatorio. Il culmine sarà raggiunto nel 2015 con al massimo un totale di 355 milioni di franchi (riferito ai prezzi del 1999).

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