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Atene, un dentista svizzero per le Olimpiadi

René Fasel non vede l'ora di curare i denti degli atleti Keystone

Nonostante le perfette condizioni fisiche, molti atleti hanno “denti orribili” racconta René Fasel, responsabile della clinica dentistica per gli atleti aperta all’interno del Villaggio Olimpico.

Questo contenuto è stato pubblicato il 05 agosto 2004

Il medico svizzero quest’estate è ad Atene con una missione: durante i Giochi, i denti degli atleti dovranno essere in forma smagliante.

René Fasel vive a Zurigo, vanta una presenza ai vertici della Federazione Internazionale Hockey su ghiaccio ed è membro del Comitato Internazionale Olimpico.

Sul suo incarico racconta: “È incredibile: si tratta di atleti in perfetta forma fisica. Ma non si può dire altrettanto dei loro denti. Eppure un ascesso, per esempio, può indebolire tutto l’organismo e diminuire la qualità della prestazione sportiva”.

Nella clinica olimpica di Atene lavorerà una squadra di 28 dentisti: avranno a disposizione cinque sedie per i trattamenti e un apparecchio per le radiografie. “Nel corso delle due settimane di Olimpiadi, contiamo di curare almeno cinque atleti per ogni nazione. Ovvero, mille persone”.

Fantasie da dentista

Il dottor Fasel, dopo avere diretto uno studio dentistico a Friburgo per 17 anni, ora dedica gran parte del suo tempo ad incoraggiare la buona cura dentale negli sportivi di entrambi i sessi. Racconta che per gli specialisti, le Olimpiadi rappresentano un’occasione unica nel suo genere poiché permettono di mettere a confronto dentature di tutto il mondo.

“Se mi passate l’espressione: per noi dentisti, è quasi come avere un orgasmo. Abbiamo la possibilità di confrontarci con una fantastica veduta d’insieme epidemiologica e di osservare le diverse tecniche usate dai colleghi di ogni parte del pianeta”.

Secondo Fasel, lavorare nella clinica dentistica olimpica, consente di vedere da vicino il legame fra il benessere di una nazione e la salute dentaria della popolazione.

"I denti delle persone che praticano gli sport più “poveri”, come le discipline atletiche o il calcio, sono in condizioni molto peggiori di quelle che si dedicano alle gare di yacht, che fanno scherma o corsa equestre a ostacoli”.

Bevande zuccherate

Molti atleti, spiega il medico, vengono da nazioni in cui c’è scarso o nessun accesso alle cure dentistiche. “È un problema risaputo per i paesi in via di sviluppo, eppure ci troviamo spesso di fronte atleti europei che portano i segni evidenti di una scarsa attenzione per i loro denti”.

René Fasel non ha dubbi: le bevande isotoniche e le barrette energetiche che usano i campioni hanno il loro peso. C’è anche chi sostiene che l’assunzione di sostanze dopanti può avere un impatto negativo sulla salute dentaria: “Esiste una teoria secondo la quale gli ormoni della crescita avrebbero un impatto negativo sulla mandibola inferiore”, spiega Fasel.

Curarsi per tempo

Il programma dentistico è un obbligo per la città che ospita i Giochi ed è stato inaugurato nelle Olimpiadi di Los Angeles del 1932. Nel corso dei decenni, il servizio è stato gradualmente ampliato sia per la sessione estiva che per quella invernale. Nel corso dei Giochi di Sidney, nel 2000, sono stati circa 1200 i pazienti visitati.

Nella clinica olimpica si eseguono cure di ogni genere: otturazioni, pulizia e persino estrazioni. Nel corso dei Giochi di Atlanta del 1996, ben 88 atleti ne hanno subita una.

Secondo René Fasel molti dei problemi dentistici che presentano gli atleti avrebbero potuto essere identificati ben prima dei Giochi. Per questo, ritiene fondamentale che i comitati nazionali olimpici assicurino un accurato check-up delle loro squadre prima della partenza.

Nel 1994, racconta il medico zurighese, la visita ai 31 membri della squadra statunitense per il biathlon ha segnato un vero record. I medici scoprirono che 11 di loro non andavano dal dentista da oltre due anni, 12 avevano bisogno di togliere il dente del giudizio e almeno sette avevano un ascesso. “Vi rendete conto? Un atleta si allena per quattro anni per le Olimpiadi e poi si fa mettere fuori gioco da uno stupido dente!”.

swissinfo, Jacob Greber, Zurigo
(traduzione di Serena Tinari)

In breve

René Fasel dirige la clinica dentistica dei Giochi Olimpici di Atene.

Lo staff sarà composto di 28 medici, per curare fino a 1000 atleti nel corso delle due settimane di gare.

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