Appuntamento con la democrazia diretta
Il 16 maggio, oltre a tre combattuti temi federali, in 14 cantoni si vota anche su questioni regionali.
Dalle finanze pubbliche ai progetti di promozione economica, dalla collaborazione intercantonale alle infrastrutture, i cittadini sono chiamati ad esprimersi sui temi più disparati.
Primavera di fuoco per la politica svizzera. Il 16 maggio, a livello federale, si vota infatti per il pacchetto di sgravi fiscali, l’undicesima revisione dell’assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS), come sull’innalzamento dell’imposta sul valore aggiunto (IVA).
Si tratta di riforme varate dal parlamento nella scorsa legislatura. Ma in oltre metà dei cantoni si aggiungono numerosi altri temi che riscaldano gli animi.
Ticino, destra al bivio
In Ticino si prevede un test importante per la politica firmata dalla direttrice delle finanze, la liberale Marina Masoni. Mentre negli anni ’90 la situazione finanziaria del cantone sembrava solida, per il 2004 si prevede un deficit di 288 milioni.
Adesso i votanti sono chiamati a confermare o respingere i tagli profondi nella spesa pubblica proposti dall’esecutivo. Il pacchetto prevede risparmi nel settore scuole e nella socialità.
Se, come vogliono la sinistra e gli insegnanti, il popolo respingerà i risparmi previsti, il deficit supererà i 300 milioni. Nel frattempo si punta il dito sull’euforia degli anni Novanta che ha portato la maggioranza borghese del parlamento ad abbassare più volte le tasse.
Meno tasse per pensionati e eredi
Ma non solo al sud delle Alpi le finanze sono un tema: il pacchetto federale di sgravi fiscali potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione di tutte le casse pubbliche. Questo rende più accese le discussioni in merito ad ogni riforma tributaria locale.
A Zurigo si vota per esempio su degli sgravi generalizzati per i pensionati. L’iniziativa popolare non trova però il sostegno dei grandi partiti. Oggi, si afferma, gli anziani non sono necessariamente i più sfavoriti.
Nel canton Vaud – anche in questo caso grazie ad un’iniziativa popolare – si vota sull’abolizione delle tasse di successione. Il governo propone un controprogetto dalle conseguenze meno dolorose per le finanze pubbliche.
Collaborazione intercantonale
I due semicantoni di Basilea città e Basilea campagna sono separati dal 1833. A quasi due secoli dalla guerra civile che oppose i contadini della campagna agli aristocratici della città portando alla separazione, i problemi sono fondamentalmente cambiati.
Così oggi due iniziative popolari, una sulla sicurezza e l’altra sulla gestione degli ospedali, chiede l’unificazione di polizia e pianificazione ospedaliera dei due semicantoni. A sperare nell’unificazione è soprattutto la parte urbana, dove si concentrano i problemi della modernità. Più scettici, soprattutto per una questione di costi, si è in campagna.
Rivede invece tutte le sue strutture interne il canton Friburgo, dove si vota per una nuova costituzione cantonale. I temi più controversi in questo cantone profondamente cattolico e rurale sono: l'assicurazione maternità prevista anche per le donne che non sono attive professionalmente, un modello di partenariato per coppie omosessuali e il diritto di voto ed eleggibilità a livello comunale per gli stranieri residenti da almeno 5 anni nel cantone.
Infrastruttura pubblica
Visto che il popolo svizzero può votare anche i crediti, ha la possibilità di intervenire direttamente su tutti i principali progetti che riguardano l’infrastruttura. Così a Berna si vota il credito cantonale di 47,5 milioni per la costruzione di una linea di tram che dovrebbe collegare il centro storico di Berna con la zona ad alto sviluppo a ovest della capitale.
Gli oppositori parlano di lusso esagerato o di investimento sbagliato. Analoghi i discorsi nei Grigioni, dove i votanti devono esprimersi sul credito più importante mai votato nella storia dell’educazione pubblica: con 98 milioni di franchi, il governo intende costruire un nuovo campus per il liceo cantonale a Coira.
Non nuovi palazzi scolastici, ma nuovi programmi ci saranno nel semicantone di Obwaldo, se il popolo accetterà la nuova legge scolastica. Si prevedono 10 anni di obbligo scolastico a partire dall’asilo, prima facoltativo, classi con un massimo di 26 allievi e programmi speciali per l’integrazione di stranieri e offerte speciali per gli scolari migliori.
Nuovi governi cantonali
In tre cantoni – Uri, San Gallo e Svitto – è previsto un secondo turno per il rinnovo degli esecutivi. Il clima, analizzato dagli esperti, non sembra favorire i cambiamenti, grazie anche ad alcuni patti taciti di desistenza fra le forze in campo.
Nel canton Svitto i candidati dei quattro principali partiti si candidano su una sola lista. Solo un candidato selvaggio, un oste della Muotatal, cerca di contrastare le posizioni acquisite. A Friburgo, dove le dimissioni di un ministro hanno lasciato un posto da vacante, c’è invece concorrenza.
swissinfo, Daniele Papacella
In breve
Finanze, revisioni costituzionali, collaborazione intercantonale, edilizia pubblica, piani viari, leggi scolastiche: il popolo svizzero ha una vita politica molto intensa anche a livello comunale e cantonale.
Spesso si tratta di temi molto concreti e vicini agli interessi della vita quotidiana dei cittadini.

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