Anche Swisscom partecipa all'asta per la conquista di licenze UMTS in Germania
Si è aperta in Germania l'asta per la conquista di una licenza per i telefonini di terza generazione UMTS. Swisscom scende in lizza assieme alla filiale tedesca Debitel.
L'operatore svizzero «vuole una licenza, ma non a qualsiasi prezzo», ha precisato il portavoce Christian Neuhaus. Complessivamente i candidati sono sette, tra singole imprese e consorzi. Lo Stato tedesco conta di incassare proventi per miliardi di euro.
Non è possibile ottenere stime più precise, visto l'andamento sfavorevole dell'asta UMTS in Olanda. Gli analisti prevedono tuttavia che lo Stato tedesco incasserà un ammontare compreso tra 25 e 61 miliardi di euro (tra 39 e 95 miliardi di franchi).
L'asta UMTS ha permesso, in luglio, allo Stato olandese d'intascare soltanto 2,68 miliardi di euro, meno di quanto previsto. La Gran Bretagna, in aprile, aveva invece ottenuto 38,5 miliardi di euro, un importo dieci volte superiore alle attese.
Sempre più esperti sottolineano il difficile compito di rendere redditizi tali mega investimenti. Degli undici candidati autorizzati a fine maggio a partecipare alla gara in Germania, ne rimangono solo sette.
Si tratta degli operatori Mannesmann/Vodafone, Deutsche Telekom, E-Plus, candidato tramite la casa madre olandese KPN, alleata al gruppo di Hong-Kong Hutchison Whampoa e Viag Interkom, impresa controllata dalla tedesca E.ON, da British Telecom e dalla norvegese Telenor.
A queste quattro aziende, già presenti sul mercato tedesco, si aggiungono France Télécom, alleata alla tedesca Mobilcom, il consorzio 3G, che comprende la spagnola Telefonica e la finlandese Sonera, e il consorzio «Debitel Multimedia» controllato a metà da Swisscom e da Debitel. A sua volta l'operatore elvetico detiene il 74 percento di Debitel.
swissinfo e agenzie

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