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Anche nei mammiferi la riproduzione cellulare è controllata dai ribosomi

Su cellule epatiche come queste sono stati condotti gli esperimenti all'Istituto Miescher Keystone

Una scoperta svizzera fa chiarezza sul funzionamento della proliferazione cellulare: il meccanismo che controlla la riproduzione delle cellule è separato da quello che controlla la loro crescita.

Questo contenuto è stato pubblicato il 17 giugno 2000

Il meccanismo che controlla la divisione e la moltiplicazione del DNA è un sistema sofisticato. La sua funzione è impedire che cellule aberranti, come quelle tumorali, si riproducano e si diffondano nell'organismo. Un gruppo di ricercatori del Friedrich Miescher Institute di Basilea e delle Università di Basilea e Zurigo ha scoperto un "interruttore di sicurezza" nel DNA dei mammiferi, che scatta quando una cellula non è in grado di produrre una quantità sufficiente di proteine e inibisce la sua capacità di moltiplicarsi.

Le proteine sono i mattoni elementari di cui è costituita la cellula e svolgono mansioni essenziali per la sua sopravvivenza. Vengono sintetizzate dai ribosomi, dei corpuscoli presenti all'interno della membrana cellulare, una sorta di minuscoli laboratori chimici che assemblano le molecole seguendo le istruzioni del DNA.

Se i ribosomi sono pochi o non funzionano bene, la produzione di proteine è scarsa. In tal caso, hanno dimostrato i ricercatori svizzeri, la cellula sopravvive, ma perde la facoltà di riprodursi.

Un meccanismo simile era già stato osservato nei batteri. George Thomas, del Friedrich Miescher Institute, e i suoi colleghi ne hanno verificato la presenza anche nell'organismo dei mammiferi, effettuando i loro esperimenti su topi transgenici.

Il DNA degli animali era stato manipolato in modo tale da danneggiare il funzionamento dei ribosomi nelle cellule del fegato. Queste ultime, pertanto, non erano in grado di produrre una normale quantità di proteine.

I biologi hanno asportato una porzione di fegato dei topolini e hanno osservato che le cellule rimanenti non riuscivano a dividersi per rimpiazzare il tessuto mancante, come fanno invece le cellule epatiche negli animali normali. Ciò nonostante, erano perfettamente in grado di sopravvivere e di crescere, quando venivano adeguatamente nutrite.

L'esperimento dei ricercatori svizzeri è descritto sull'ultimo numero della rivista Science. "I nostri studi", scrivono gli autori della scoperta, "dimostrano che il meccanismo che controlla la riproduzione delle cellule è separato da quello che controlla la loro crescita."

Cristina Valsecchi

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