Anche i giovani alla base del successo dell'UDC alle ultime elezioni federali
L'Unione democratica di centro deve soprattutto ai giovani che hanno votato per la prima volta e ai «voltamarsina» il successo conseguito alle elezioni federali dell'ottobre 1999.
È quanto emerge da un'analisi delle università di Zurigo, Berna e Ginevra, basata sulle interviste di 2000 aventi diritto di voto raccolte nelle tre settimane e mezza dopo lo scrutinio dall'Istituto Link.
Secondo lo studio «Select», alla seconda edizione, il 28 percento dei nuovi elettori ha votato per l'UDC. Un elettore su otto che nel 1995 avevano votato Partito liberale radicale (PLR) nel 1999 ha optato per l'UDC. Il passaggio dal Partito popolare democratico (PPD) all'UDC è invece di uno su dodici.
Del voto dei giovani hanno ampiamente beneficiato l'UDC e il Partito socialista (PS). L'UDC ha registrato progressi anche fra gli anziani, mentre non è il caso per il PS. Dalla ricerca è risultato che PS e PLR hanno raccolto il doppio dei voti rispetto a PPD e UDC fra gli elettori con un alto livello di formazione e i ricchi. UDC e PPD hanno ottenuto molti suffragi fra gli elettori con un basso reddito e senza formazione.
La tesi avanzata da osservatori politici, secondo cui l'UDC avrebbe ottenuto molti voti dai ricchi a scapito del PLR non è stata confermata. Il passaggio dal PLR all'UDC non è stato più frequente fra i ricchi rispetto alle altre categorie di reddito. Lo stesso vale per le varie categorie di formazione professionale.
I cambiamenti di partito che comportano uno scavalcamento delle barriere ideologiche destra-sinistra sono stati rari. D'altra parte solo il PPD può ancora essere definito un partito rurale.
Mutamenti sono invece stati osservati nell'ambito dell'appartenenza religiosa degli elettori. L'UDC è penetrata nel territorio cattolico, finora dominio del PPD. In passato composta quasi sola da protestanti, l'UDC non si distingue oggi quasi più dal PLR e dal PS dal profilo del credo religioso.
Nelle posizioni sui grandi temi politici, come ad esempio la tassazione dei ricchi, i compiti sociali della Confederazione, l'esercito, la salvaguardia delle tradizioni, gli elettori del PS si ritrovano quasi sempre soli.
Solo sull'adesione all'Unione europea gli elettori del PLR e del PPD hanno un atteggiamento analogo ai socialisti. In confronto al 1995, gli elettori del PS hanno radicalizzato le loro posizioni. Non così quelli dell'UDC, che nel 1999 hanno manifestato un'opposizione all'adesione meno netta rispetto a quattro anni prima.
Le preoccupazioni principali degli elettori nel 1999 riguardavano la politica degli stranieri e dei rifugiati, nonché la disoccupazione. Quest'ultima nel 1995 figurava al primo posto, mentre la politica migratoria si situava al quinto posto.
La partecipazione allo scrutinio è scesa sotto la media fra i giovani, le donne, coloro che non hanno una formazione, coloro che hanno un reddito basso e i francofoni. Nessuna differenza nella partecipazione è invece stata osservata fra destra e sinistra. La metà degli elettori ha votato per corrispondenza.
Anche nel 1999 i mezzi d'informazione più importanti per gli elettori sono state le speciali trasmissioni televisive e gli articoli di stampa. Poca attenzione hanno invece risvegliato le bancarelle dei partiti e i siti Internet.
swissinfo e agenzie

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