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Alinghi: in crisi, verso nuove sfide

Ernesto Bertarelli (a sinistra) e Russell Coutts al momento del trionfo, il 2 marzo 2003 Keystone

La regata “UBS Trophy” disputata a Newport tra Alinghi e gli americani di “Oracle BMW Racing” ha evidenziato i dissapori all’interno del team svizzero.

Questo contenuto è stato pubblicato il 09 luglio 2004

I disaccordi tra Ernesto Bertarelli e lo skipper Russell Coutts rischiano di compromettere la campagna verso la Coppa America nel 2007.

Il team Alinghi, vincitore l’anno scorso della prestigiosa Coppa America, dovrà fare a meno del suo skipper? Il dubbio è nato il mese scorso, durante la regata dell’UBS Trophy a Newport negli Stati Uniti.

Rifiutando di prendere in mano il timone nella sfida contro la squadra americana di “Oracle BMW Racing”, il neozelandese Russel Coutts ha chiaramente espresso il suo disaccordo nei confronti della politica del team svizzero.

Un mercenario kiwi senza pari

“Speravamo che partecipasse anche lui alla gara, ma non ha voluto”, ha semplicemente spiegato Ernesto Bertarelli. Le sue poche parole lasciano spazio alle peggiori speculazioni.

Al di là della poco rilevante posta in palio nella regata sui mari americani – vinta per la cronaca dalla squadra a stelle e strisce – tutta l’attenzione si focalizza ormai sul conflitto interno al team Alinghi.

In vista della campagna verso il 2007, la perdita del mercenario kiwi potrebbe essere rivelarsi di grande importanza.

Triplo vincitore della Coppa America, Coutts è un timoniere fuori dal comune. Alle sue qualità sportive si aggiunge una sorprendente capacità di gestire l’equipaggio.

Giunto alla corte svizzera accompagnato dai migliori elementi del Team New Zealand, battuto proprio da Alinghi durante la finale dell’anno scorso, Coutts aveva subito trasmesso una mentalità vincente.

Un merito che divide con Ernesto Bertarelli, Michel Bonnefous e Michel Hodara, il responsabile finanziario e coordinatore del progetto. Ed è proprio questo “dream team” che, per la prima volta, incontra delle difficoltà.

Innanzitutto perché i rapporti sono cambiati. La creazione dell’America’s Cup Management (ACM), la società responsabile della Coppa America di Valencia, ha visto Bonnefous e Hodara prendere le distanze dagli affari interni del team Alinghi.

Perdita di potere

Con la creazione di quest’organo “neutro”, Russel Coutts ha perso parte del suo potere decisionale. La sua predilezione per una sfida in acque portoghesi nella fase di selezione delle città candidate – Valencia, Lisbona, Marsiglia e Napoli - era nota a tutti.

Il neozelandese non si tira poi indietro quando c’è da fomentare voci. Ad esempio, la settimana scorsa aveva dichiarato di essere “in trattativa con Ernesto, tramite un mediatore, perché abbiamo delle divergenze sulla direzione da prendere in materia di gestione”.

Ancor più minacciosa è la sua ammissione di “non escludere che le discussioni potrebbero anche sfociare in una rottura della collaborazione”.

Fuga generale?

Il caso Coutts potrebbe anche fungere da scintilla e destabilizzare l’intero gruppo kiwi che, nella campagna 2003, era stato la vera colonna vertebrale della squadra.

A Newport, nessun'altro ha lasciato intendere di voler abbandonare il confortevole nido del team Alinghi.

Ma dalle colonne del foglio ginevrino “Le Temps”, lo scorso 21 giugno, Brad Butterworth, lo stratega della squadra e braccio destro di Coutts, dichiarava che “i responsabili dell’ACM non sono molto in chiaro per quel che riguarda l’aspetto sportivo”.

I disaccordi tra Alinghi ed il suo skipper rischiano dunque di mettere in agitazione anche gli altri membri neozelandesi del team, tutta gente che occupa posti chiave sulla barca.

swissinfo, Pierre-Antoine Preti
(traduzione: swissinfo, Marzio Pescia)

Fatti e cifre

Il 2 marzo 2003, Alinghi ha vinto la 31esima Coppa America;
Condotta dallo skipper neozelandese Russell Coutts, la barca svizzera aveva sconfitto in finale il team New Zealand nella baia di Auckland;
La prossima Coppa America avrà luogo in Europa, a Valencia nel 2007.

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