Aggiornato a martedì il processo Hänggi-Giovanoli in Guatemala
Il processo, in Guatemala, per traffico di droga a Nicolas Hänggi e Silvio Giovanoli è stato sospeso mercoledì a causa dell'assenza di un testimone ritenuto importante. Le udienze dovrebbero riprendere martedì prossimo a Puerto Barrios.
Il ministero pubblico guatemalteco cercherà di rintracciare il testimone - un uomo di origini tedesche - per la ripresa dei dibattimenti - ha indicato il console svizzero in Guatemala Jakob Fehr. Riguardo la durata ancora prevista del processo, iniziato il 25 luglio, il console si è limitato a dire che «il procedimento è pieno di sorprese».
Nicolas Hänggi, Silvio Giovanoli ed il guatemalteco Josè Luis Zebadua sono stati giudicati colpevoli di traffico di stupefacenti nel settembre 1998: i due svizzeri erano allora stati condannati a 20 anni di prigione, il guatemalteco a cinque. Nello stesso processo al padre di Nicolas, Andreas Hänggi, ex direttore della Nestlé in Guatemala, e al tedesco Joachim Schilling erano stati inflitti 12 annni di reclusione.
Tredici chili (secondo altre fonti 14,8) erano stati trovati in un container della ditta di Giovanoli, specializzata nell'esportazione di piante tropicali in Europa. Il container era stato procurato da Andreas Hänggi su richiesta del figlio Nicolas. Gli imputati sono stati accusati di far parte della «conexion alemana», che avrebbe trafficato, negli Stati Uniti ed in Europa, cocaina ed eroina per circa 100 milioni di dollari. Gli Hänggi e Giovanoli, arrestati nell'agosto 1997, si sono sempre proclamati innocenti.
Nel febbraio 1999, la Corte d'appello di Zacapa, per assenza di prove, aveva prosciolto e liberato Hänggi padre, Schilling e Zebadua, mentre le pene di Nicolas Hänggi e Silvio Giovanoli erano state ridotte rispettivamente a tre e cinque anni di prigione. La procura guatemalteca aveva inoltrato ricorso contro questa sentenza nel marzo 1999. La Corte suprema in ottobre l'aveva annullata e il Tribunale d'appello di Zacapa, in seguito, aveva deciso, per vizi di forma, di far istruire un nuovo processo.
Andreas Hänggi e Joachim Schilling, che dopo essere stati prosciolti hanno lasciato definitivamente il Paese, avrebbero dovuto comparire anch'essi al nuovo processo, apertosi il 25 luglio. Per la loro assenza il giudice ha spiccato un mandato di cattura.
swissinfo e agenzie

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