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A Montreux, le rose sono d'oro

Montreux è un'occasione ghiotta per i professionisti della TV Keystone

Come ogni anno, a primavera, Montreux ospita la Rosa d'Oro, un concorso unico al mondo, dedicato interamente alle trasmissioni televisive d'intrattenimento. Da giovedì, centinaia di professionisti della TV affollano la città sul Lemano alla ricerca delle ultime tendenze del settore.

Questo contenuto è stato pubblicato il 26 aprile 2001

In passato, la Rosa d'Oro è andata ad alcune stelle di prima grandezza dell'umorismo formato TV, quali i Monty Phyton e Mr. Bean. Nel 1999 il premio era toccato al gioco inglese "Who wants to be a millionaire", che oggi incombe da tutti i teleschermi. E il programma premiato lo scorso anno, il belga "The Mole", è stato nel frattempo venduto in 47 paesi.

Un'occasione ghiotta, insomma, quella di Montreux. Sia per i circa 900 operatori del settore provenienti da 19 paesi, che si trovano di fronte a 400 programmi tra i quali potrebbero celarsi i grandi successi del piccolo schermo del futuro, sia per gli autori e produttori, soprattutto per quelli degli 89 programmi che concorrono per la Rosa, che con l'agognato premio potrebbero portarsi a casa la prospettiva ben reale di vendite miliardarie.

Nata nel 1961 per iniziativa di Marcel Bezançon, la Rose d'Or non è un concorso molto noto al pubblico. Ma per gli operatori, rimane uno degli appuntamenti internazionali più importanti. Per fare acquisti, per informarsi sulle nuove tendenze e anche semplicemente per incontrarsi. Gli operatori "hanno bisogno di scambiarsi i punti di vista, di negoziare, di discutere dell'avvenire", osserva Georges Luks, segretario generale del festival.

Anche perché trasmissioni, o meglio "format", come il già citato "Who wants to be a millionaire" possono essere decisive nella lotta per le quote di mercato ed è quindi necessario fiutare bene il vento, capire cosa si muove a livelllo internazionale, cercare magari delle collaborazioni.

Accanto alle varie rassegne e al concorso, a cui quest'anno partecipano cinque produzioni svizzere, i partecipanti alla Rose d'Or avranno anche occasione di scoprire le novità tecnologiche del settore audiovisivo e di discutere dell'impatto di internet sulla televisione.

Già oggi vengono prodotte delle emissioni per internet, sebbene vi siano ancora problemi di finanziamento. E per tener conto dell'innovazione, la rassegna ha creato un nuovo premio, la "e-rose", che sarà attribuita lunedì assieme agli altri premi, tra cui il premio alla carriera al conduttore tedesco Rudi Carrell.

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