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20 cantoni approvano il progetto di nuova perequazione finanziaria

Kaspar Villiger (a sinistra) in discussione con Peter Schönenberger, presidente della Conferenza dei governi cantonali Keystone

I governi di venti cantoni hanno approvato il progetto di riforma della perequazione finanziaria. Zugo e Ginevra si sono opposti, mentre Neuchâtel, Argovia, Giura e Zurigo non si sono espressi. La Conferenza dei governi cantonali ha aderito giovedì alla proposta della Conferenza dei direttori cantonali delle finanze e ha trasmesso il proprio parere alle autorità federali. I cantoni auspicano una rapida realizzazione della riforma.

Questo contenuto è stato pubblicato il 21 giugno 2001 minuti

Il consigliere federale Kaspar Villiger ha presoatto con soddisfazione della decisione e ha rilevato che i cantoni che si sono astenuti o che hanno votato «no» non sono fondamentalmente contrari alla riforma. In una conferenza stampa tenuta giovedì a Berna, il capo del Dipartimento federale delle finanze ha indicato che tali governi attendono soltanto che alcune questioni siano chiarite.

«Salutiamo le nuove forme di collaborazione tra la Confederazione e i cantoni», ha dichiarato Peter Schönenberger, presidente della Conferenza dei governi cantonali. Gli esecutivi dei cantoni ritengono che il nuovo modello permetterà di rivitalizzare il federalismo. La posizione dei cantoni e la loro capacità d'agire usciranno rafforzate dalla riforma. I governi cantonali sono convinti che il sistema attuale, molto complicato, meriti d'essere riveduto.

La perequazione finanziaria ha per scopo la riduzione delle disparità tra i cantoni ricchi e quelli poveri. Il nuovo sistema prevede di attribuire 3,1 miliardi di franchi a tal fine, contro gli attuali 2 miliardi. La ripartizione dei compiti tra Berna e i cantoni sarà inoltre semplificata. Tre fondi sostituiranno gli attuali 36.

Zugo, il cantone che di gran lunga dovrebbe versare il maggiore contributo, si è opposto temendo di dovere aumentare le imposte e quindi di perdere contribuenti. Ginevra, che dovrà versare 27 milioni supplementari, aveva indicato che s'attendeva dalla riforma un maggiore aiuto per i cantoni più poveri. Secondo il progetto, Ginevra è l'unico cantone romando a ritrovarsi penalizzato dalla riforma.

L'Amministrazione federale delle finanze potrà ora avviare la redazione del messaggio rivolto alle Camere. L'Esecutivo dovrebbe approvarlo prima della fine dell'anno.

swissinfo e agenzie

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