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1,9 milioni a Beyeler

Il "Giardiniere", pomo della discordia fra Beyeler e lo Stato italiano Keystone Archive

L'Italia dovrà versare 1,9 milioni di franchi a Ernst Beyeler. Roma aveva esercitato tardivamente un diritto di prelazione su una nota opera di Van Gogh, che il gallerista voleva rivendere.

Questo contenuto è stato pubblicato il 28 maggio 2002 minuti

Al termine di un litigio durato quasi vent'anni, Ernst Beyeler ha ottenuto martedì una riparazione parziale davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Il gallerista chiedeva un risarcimento dieci volte superiore, cioè 14 milioni di euro (circa 20 milioni di franchi).

Beyeler non aveva accettato le condizioni con cui lo Stato italiano aveva esercitato, nel 1988, il suo diritto di prelazione sul "Giardiniere" di Vincent van Gogh, da lui acquistato undici anni prima.

Restituzione respinta

Il gallerista basilese, che era appena riuscito a vendere l'opera al museo Guggenheim per 8,5 milioni di franchi, non aveva accettato il danno. Aveva anche rivendicato la restituzione del "Giardiniere" per esporlo nel suo museo a Riehen (BL).

In un decisione resa nota martedì, la Corte europea ammette che lo Stato italiano ha tardato nell'esercizio del suo diritto di prelazione. Il Ministero dei beni culturali aveva adottato un atteggiamento ambiguo, ciò che aveva permesso alle autorità italiane di acquistare il quadro ad un prezzo sensibilmente inferiore al suo valore di mercato.

In queste condizioni, il danno subito da Ernst Beyeler dev'essere risarcito, "almeno in una certa misura", secondo quanto espresso nella loro sentenza dai giudici di Strasburgo.

Beyeler aveva chiesto un milione di dollari solo per i danni morali, ritenendo che la sua reputazione di collezionista avesse subito un danno per essere stato trattato alla stregua di un delinquente dalle autorità italiane.

Rapina a mano armata

"Il Giardiniere" era stato acquistato da Ernst Beyeler nel 1977, grazie all'intermediazione di un mercante d'arte romano, al prezzo di 600 milioni di lire. L'identità dell'acquirente era stata resa nota solo nel 1983, quando Beyeler mise in vendita il quadro.

L'opera è stata al centro di un'altra "avventura": nel 1998 era stato sottratto dalla Galleria d'Arte Moderma di Roma nel corso di una rapina a mano armata. La tela era stata ritrovata dalla polizia sei mesi più tardi.

swissinfo e agenzie

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