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"In Africa, anche un bicchiere d'acqua è un lusso"

La Burt durante una campagna contro il tabacco nell'ambito della maratona di Roma. maratona

La conferenza di Lugano dispone di una madrina d'eccezione.

Questo contenuto è stato pubblicato il 10 ottobre 2002 - 18:00

Si tratta dell'americana Clarissa Burt, ex modella ed attrice molto impegnata nel sociale.

La Burt ha sposato la causa africana. "In un momento così difficile come quello in cui stiamo vivendo, dice, in cui si parla solo di guerra e di terrorismo, non dimentichiamo che nei Paesi del Terzo mondo come l'Africa, anche un semplice bicchiere d'acqua è un lusso".

In altre parole, quello della Burt è un monito a individuare le vere priorità. Come dire: siamo così presi dagli obiettivi di guerra, che stiamo trascurando quelli umanitari. Da qui la sua decisione di partecipare all'African Conference.

L'attrice da tempo vive in Italia ed è spesso ospite di programmi televisivi d'informazione, tra cui Porta a Porta, condotto sulla Rai dal giornalista Bruno Vespa.

I suoi numerosi impegni, come personaggio del mondo dello spettacolo, non l'hanno comunque mai distolta da campagne di sensibilizzazione in diversi campi. È testimonial della Croce Rossa italiana per il progetto Pro-Mauritania, un programma per la costruzione di scuola e ospedale in collaborazione con la Nazionale Cantanti italiana.

È anche testimonial ufficiale dell'ANLAIDS, l'Associazione Nazionale per la lotta contro l'AIDS, e di SITAB, Società italiana impegnata nella lotta contro il fumo. Clarissa Burt si mobilita, comunque, per qualunque problema sociale che tocchi i minori e le donne. Attualmente lavora con l'Associazione Bulimia e Anoressia, una malattia che colpisce per lo più le ragazze. Un forte impegno sociale, quello della Burt, che non è passato inosservato. A Los Angeles, Clarissa ha ottenuto un ambitissimo riconoscimento: un servizio su "Who's Who of American Women".

Elisabetta Pisa, Lugano

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